Non poteva mancare una nota dolce, nella Rubrica sulla Salute, dedicata ad alimenti e sport, proprio oggi 14 febbraio. Sicuramente il ” cioccolato”, in ogni sua variante, oggi è il protagonista.
Il cioccolato è un alimento derivato dai semi della pianta del cacao (Theobroma cacao L.). Presso i maya il cioccolato veniva chiamato kakaw uhanal, “cibo degli Dei”, e il suo consumo era riservato solo ad alcune classi della popolazione (sovrani, nobili e guerrieri).
Proprietà del cioccolato
Molti studi dimostrano come l’assunzione di cioccolato stimoli il rilascio di endorfine, in grado di aumentare il buon umore. Uno studio del 2003 promosso dell’Istituto Nazionale Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (Inran) di Roma, sostiene che il cioccolato fa bene al cuore.I risultati hanno rivelato che il fondente aumenta del 20% le concentrazioni di antiossidanti nel sangue, mentre quello al latte non ha alcun effetto; addirittura il fondente perde ogni effetto se accompagnato a un bicchiere di latte.
Sempre secondo alcuni studi, la cioccolata contiene delle sostanze che riescono ad avere un’influenza positiva sui nostri neurotrasmettitori. Questi ultimi sono dei “messaggeri” che si occupano di far comunicare il nostro cervello con il resto del corpo. I neurotrasmettitori sono anche in grado di gestire i nostri stati d’animo, influenzare i nostri pensieri, aumentare la nostra energia, incrementare i livelli di attenzione e concentrazione, oppure provocare sonnolenza. In poche parole, sono molto importanti per noi e per il nostro organismo.
Il cioccolato fondente, grazie al contenuto in cacao, rappresenta una delle più generose fonti alimentari di flavonoidi, rinomati antiossidanti presenti negli alimenti di origine o derivazione vegetale, come il tè, il vino rosso, gli agrumi e i frutti di bosco.
D’altro canto, chi vuole beneficiare appieno del prezioso carico di antiossidanti del cioccolato deve abituarsi ai risvolti amarognoli del fondente, rinunciando al gusto cremoso del cioccolato bianco e a quello vellutato delle barrette al latte; queste due varianti, per l’utilizzo di altri ingredienti, contengono una percentuale nettamente inferiore di flavonoidi. Nonostante questo alimento sia ricco di sostanze importanti per la nostra salute, è comunque buona regola non lasciarsi prendere da un eccessivo entusiasmo nei suoi confronti.
I flavonoidi, infatti, non “cancellano” le calorie dei grassi, che nel cioccolato la fanno da padrone.
La raccomandazione resta sempre la stessa: non abusare mai nelle quantità. Anche se la cioccolata fa bene alla salute, mangiarne troppa potrebbe arrecare dei problemi. Infatti, sebbene il cacao sia ricco di calcio, purtroppo contiene anche l’acido ossalico: una sostanza che interferisce con l’assorbimento di calcio. Questa sua azione negativa viene massimizzata quando si mangia il cioccolato zuccherato e al latte: lo zucchero contribuisce all’espulsione delle riserve di calcio del nostro corpo anche più dell’acido ossalico.
Per beneficiare delle proprietà di questo alimento, senza eccedere con le calorie, sono sufficienti dosi modeste, come sempre calcolate in base al fabbisogno energetico e allo stile di vita degli individui. Indicativamente, la quantità dovrà rientrare fra i 40 e i 70 grammi settimanali, con i sedentari che dovranno limitarsi maggiormente e gli sportivi che potranno concedersi qualche cubetto in più. La dose giornaliera, pertanto, potrà essere compresa fra i 10 e i 20 grammi, corrispondenti a 1-3 cubetti, a seconda della forma delle tavolette.