“Assessore Petraroia, che fine hanno fatto le tre azioni previste all’interno del “Pacchetto Giovani”? E’ mai possibile che i 185 ragazzi ammessi nella graduatoria provvisoria di merito dell’Avviso “Tirocini per i processi di internazionalizzazione”, approvata il 12 marzo 2015, siano posti in un limbo indefinito, in attesa che vengano completate le procedure del “Bonus assunzionale dai credito ai giovani”, avviso scaduto solamente il 27 giugno 2015, e del “Bando Giovani al lavoro”, per il quale bisogna valutare i circa 300 progetti pervenuti alla struttura assessorile?
Quali risposte devono essere date a quei ragazzi che da mesi aspettano di sapere se potranno beneficiare o no di quel finanziamento necessario per avviare il proprio futuro lavorativo?
Quanto tempo dovrà ancora passare prima che la procedura venga completata in maniera definitiva?
Procedendo di questo passo quale risposta potrà essere data ai giovani molisani in termini di occupazione?
Tutto questo tenendo anche conto del quadro delineato dal rapporto Bankitalia del giugno 2015: “Per i più giovani, che hanno risentito in misura più pronunciata degli effetti della crisi, il tasso di disoccupazione è ulteriormente aumentato, attestandosi su un livello storicamente elevato; tra questi, negli ultimi anni, sono stati più frequenti i trasferimenti al di fuori della regione”.
Un trend negativo che nel corso degli ultimi due anni e mezzo non ha conosciuto alcuna inversione di tendenza, e al quale non può essere data risposta solamente con l’iniziativa europea di “Garanzia Giovani”, preso atto che il Molise è una delle regioni dove si avverte in maniera sempre più preoccupante il disagio di un’intera generazione che vive oramai costantemente all’ombra del precariato, e quindi nell’incertezza del futuro.
Eppure la precedente amministrazione di centrodestra aveva lasciato all’attuale Governo regionale uno strumento importante, un “tesoretto”, per favorire l’occupazione dei ragazzi molisani: il “Pacchetto Giovani”. Un’iniziativa rilevante, approvata con deliberazione n. 37 del 15 gennaio 2013, che prevedeva un finanziamento di € 5.533.317,14 per l’attuazione di tre azioni: Quarta annualità del “Bando Giovani al lavoro”, “Tirocini per i processi di internazionalizzazione” e “Dai credito ai giovani”. Con questi strumenti si sarebbe potuta dare una prima risposta importante ai tanti giovani molisani in cerca di occupazione, basti pensare che con le tre precedenti annualità del bando “Giovani al lavoro” erano state avviate 164 imprese, con 280 giovani inseriti nel mondo del lavoro.
A seguito delle nostre reiterate sollecitazioni al Governo regionale di mettere in campo azioni in favore dei giovani, di programmare interventi adeguati, di attuare le misure già predisposte dalla precedente amministrazione, nel maggio 2014, con delibera n. 190, il Presidente Frattura ha approvato il “Pacchetto Giovani”, “un piano che mette i ragazzi molisani nelle condizioni di costruire il loro futuro nel nostro Molise”.
Ad oggi questo obiettivo appare ancora molto lontano dall’essere realizzato, a causa dell’evidente ritardo nelle modalità di esecuzione dei tre avvisi. Il motivo? La Giunta regionale, nel delineare i criteri per l’assegnazione delle risorse derivanti dalle riserve finanziarie di Pit, Pisu e Pai, ha definito e approvato un metodo di coordinamento unico, cui devono far riferimento le singole procedure di ogni avviso. Altresì le tre graduatorie, facenti capo ad ogni singola azione, devono confluire in un’unica graduatoria complessiva, in basa alla quale verrà poi determinato ogni singolo importo finanziabile ammesso.
Risulta evidente che una procedura del genere, di per sé piuttosto complicata, avrebbe potuto determinare dei ritardi che il Governo regionale avrebbe dovuto mettere in conto, per evitare che si arrivasse alla situazione attuale di totale empasse amministrativa.
Quando il Presidente Frattura con grande enfasi annunciò di aver stanziato € 5.533.317,14 per favorire l’accesso al mondo del lavoro ai ragazzi molisani, tra l’altro senza nemmeno citare chi quei fondi li aveva programmati, non aveva tenuto conto della situazione che poteva generarsi con questo metodo di coordinamento unico?