Nel corso di una conferenza stampa i vertici regionali delle Sigle CGIL, CISL e Uil hanno spiegato nel dettaglio quanto accadrà sabato mattina, in occasione della marcia sul lavoro. Nella sede della CISL i trE rappresentanti di dette sigle organizzatrici hanno illustrato come si svolgerà la manifestazione. Mauro Sasso della Cisl, nella sua introduzione ha ricordato che “l’ evento rappresenta il momento culminante e conclusivo di un percorso articolato che ci ha visti impegnati su diversi fronti con incontri, tavoli, momenti pubblici e manifestazioni.Da settembre ad oggi, infatti, abbiamo lavorato tanto per cercare di individuare le criticità da affrontare e immaginare gli strumenti da mettere in campo.Sabato mattina arriveranno persone da molti paesi. Ci attendiamo circa 40 pullman oltre alle auto private ed ai cittadini di Campobasso che sicuramente accorreranno in piazza per ascoltare Susanna Camusso.
Abbiamo pensato ad una marcia che vuole simboleggiare l’unione di tutti, pensionati, giovani, studenti, lavoratori e disoccupati uniti dal comune obiettivo di un lavoro per tutti e condizioni di vita migliori. Inoltre abbiamo raccolto l’adesione di circa 30 sindaci che parteciperanno con la fascia tricolore ed il loro gonfalone in segno di vicinanza al mondo del lavoro. Non poteva mancare, ha aggiunto Sasso, Monsignor Bregantini sempre presente alle iniziative a favore del lavoro e dei più deboli. Ci saranno poi le due province oltre che Enti, Istituzioni ed Associazioni con l’Anpi, la Società Operai di San Martino in Pensilis e la nuova organizzazione di lavoratori agricoli Clean Economy che raccoglie appunto soggetti diversi che operano nel settore primario.
La presenza della Camusso, naturalmente darà una vetrina importantissima all’evento ed la Molise intero e chiederemo a Lei di portare all’attenzione dei tavoli nazionali i drammi che attanagliano le aziende molisane, cercando il riconoscimento delle aree di crisi. L’appoggio nazionale, segno di attenzione anche al lavoro svolto dal sindacato regionale, sarà fondamentale per ottenere i riconoscimenti statali necessari per ricominciare a far ripartire le produzioni”. Sandro del Fattore della CGIL ha aggiunto :“In Molise i numeri sono drammatici con un tasso di disoccupazione che supera il 18% a fronte di un 13% nazionale e quello giovanile che sfonda il 50%.
La situazione è insostenibile e le Istituzioni devono darci risposte concrete. Il lavoro deve essere il punto di ripartenza e la presenza della Camusso sarà utile ad alzare il volume sulle vertenze Ittierre e Gam, per citare le maggiori, ma senza tralasciare le altre minori. Inoltre l’occasione sarà utile per richiedere il rifinanziamento degli ammortizzatori in deroga. Dopo la marcia di sabato 28 giugno continueremo a lavorare sulla piattaforma unitaria che abbiamo creato e vogliamo risposte concrete”.
Ha concluso il rappresentante Cisl, Gianni Notaro ” ha sottolineato come il Molise offra un modello di unità sindacale che partendo da analisi e confronti è giunto a creare una piattaforma rivendicativa sul lavoro.Attorno all’evento si sta creando attenzione . Abbiamo lanciato una sfida coinvolgendo quanti più soggetti possibile. Nel 2008 avevamo 112.00 occupati, oggi ne contiamo 95.000. questo dato deve far riflettere e su questo bidsogna lavorare. Questa è una sfida che lanciamo, dalla nostra parte abbiamo più generazioni che cercano risposte”.
Sabato 28 giugno la Camusso a Campobasso per ripartire dal lavoro
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