Dopo l’ulteriore bocciatura da parte del tavolotecnico e la conseguente richiesta di commissariamento avanzata, dopo il pronunciamento dei tre consigli comunali di Campobasso, Isernia e Termoli, con cui è stata confermata la necessità di avere il Cardarelli come dea di secondo livello e Isernia e Termoli dea di primo livello, ritengo che oggi sia ancora più necessario e urgente l’incontro conil Presidente del Consiglio Renzi, che avevo già formalmente chiesto al Presidente Frattura il 16 marzo scorso e che oggi riconfermo come unica strada possibile, perché la politica quella con la P maiuscola, vinca le logiche ragionieristiche e segni la strada della rinascita, del riscatto e delprogresso.
Meno di un mese fa, precisamente Il 16 marzo scorso,scrivevo pubblicamente al Presidente della Giunta regionale del Molise : “Sono a chiederTi senza indugi di ottenere immediato incontro con il Presidente del Consiglio dei Ministri Renzi
per : A) individuare laderoga, anche con apposita normativa utile per il Molise, per prevedere almeno un Dea di secondo livello per ogni regione;
o alternativamente
B)l’immediata attivazione con l’affiancamento del Governo e dell’Università del Molise, della procedura di clinicizzazione del Cardarelli di Campobasso attraverso l’istituzione di una Azienda Ospedaliero-Universitaria, autonoma e indipendente dall’ASREM, con le specialità simili a un Dea di secondo livello, lasciando l’ospedale di Termoli e di Isernia come oggi sono, di primo livello senza doverli declassare a Ospedali di base: in tal caso senza chiedere alcuna deroga in quanto già prevista come ipotesi nel decreto Balduzzi.
C)in entrambi i casi (A e B) ottenendo la riduzionee rateizzazione del debito sanitarioereditato che ci impedisce diriprendere un cammino virtuoso, completando la procedura di riconoscimento di presidio di area disagiata dell’ospedale di Agnone.
D)nello stesso incontro e con la stessa determinazione chiedere la definizione della procedura per il riconoscimento dell’area di crisi per i territori già individuati o della stipula dell’accordo di programma con tempi e misure finanziarie definiti, che abbiano in considerazione anche Campobasso e la sua cintura, Termoli con l’intero basso Molise.”.
Il 17 marzo il Presidente della Giunta mirispondeva pubblicamente e testualmente:
“Sulla sanità, la partita che più ci impegna, stiamo conducendo una battaglia difficile. Il commissariamento, la soluzione che i detrattori di Frattura auspicano, decreterebbe l’impossibilità di qualsiasi ruolo propositivo da parte nostra, e questo, grazie al nostro impegno e al confronto continuo, non mi sembra sia l’indirizzo del Governo Renzi.
Come da mandato del Consiglio regionale, a Renzi abbiamo già scritto e siamo certi che avrà nei confronti del Molise l’attenzione che noi ciaspettiamo.”.
Oggi 12 aprile confermola richiesta che vedrà presente e determinata la delegazione parlamentare per dire no al commissariamento (sempre meglio il confronto anche serrato tra molisani) e per difendere il diritto costituzionalmente garantito alla salute dei molisani in linea con quanto deliberato dai consigli comunali diCampobasso, Isernia e Termoli, perché non siamo cittadini di serie B.
Sen. Roberto Ruta