Ho espresso al ministro della Giustizia, on. Andrea Orlando, l’inaccettabilità da parte mia di ogni ipotesi di riorganizzazione degli uffici giudiziari che veda privata la regione Molise dell’unica Corte di Appello, quella di Campobasso, della cui istituzione ricorre il trentesimo anniversario il prossimo gennaio 2017.
Infatti, l’azione meritoria del compianto Sen. Osvaldo Di Lembo, si concretizzò, tra le altre iniziative, proprio con l’istituzione della Corte di Appello, con la legge n. 151 del 1986.
Del resto che una regione ancorché con poco più di trecentomila abitanti ma con un’estensione di km ² 4438 e con 136 comuni, a confine con regioni in cui forte è la presenza capillare delle organizzazioni malavitose, abbia la propria Corte di Appello e le istituzioni e i presidi di pubblica sicurezza ad essa connessi, rappresenta un investimento intelligente e strategico da parte dello Stato, per arginare le mire espansionistiche delle organizzazioni criminali e con l’ambizione di aggredirle per riaffermare la sovranità e la supremazia dello Stato.
Inoltre ho consegnato al Ministro i dati aggiornati al 30 giugno 2016 riguardanti i carichi della Corte di Appello, dei Tribunali insistenti in regione, del Tribunale di sorveglianza e del Tribunale per i minorenni.
Per quest’ultimo a fronte di un numero minimo di procedimenti penali, grazie al tessuto sociale sano ed alla capillare attività di controllo delle istituzioni di pubblica sicurezza, di quelle sociali e degli enti locali, c’é un numero rilevante di procedimenti civili e non solo che lo rendono pienamente funzionante.
Infine ho chiesto formalmente al Ministro un incontro con le rappresentanze istituzionali territoriali del Molise e del meritorio Comitato a difesa della Corte di Appello, nato proprio per contrastare la paventata volontà di soppressione della massima istituzione giudiziaria in regione.
Il Ministro Orlando da parte sua, nel valutare con massima attenzione le considerazioni addotte e le ragioni a supporto delle stesse, nonché la documentazione prodotta e aggiornata dei carichi di lavoro, si è reso disponibile sia ad un ampio approfondimento della questione, sia ad un confronto preventivo ed in tempi ravvicinati con la delegazione parlamentare, le rappresentanze istituzionali territoriali della regione e del Comitato in difesa della Corte di Appello.
Sono fiducioso che la forza delle ragioni addotte e la determinazione con cui uniti stiamo portando avanti la battaglia, siano lo strumento e la modalità migliori per raggiungere l’obiettivo comune.
Sen. Roberto Ruta