L’audizione, ieri pomeriggio in Senato, dinanzi alle commissioni agricoltura riunite, del Commissario Europeo alle politiche agricole Hogan, è stata l’occasione per chiarire come non ci sia alcun diktat da parte della commissione Ue per l’uso del latte in polvere e del latte concentrato per la produzione di formaggi: Hogan ha aggiunto che ”c’è una indagine in corso avviata dopo la protesta di un produttore italiano contro la restrizione alla libera circolazione delle merci a base di latte condensato. Abbiamo scritto alle autorità italiane in merito e aspettiamo una risposta”. Il commissario europeo all’Agricoltura ha precisato che l’indagine ”non riguarda prodotti della filiera lattiero-casearia protetti da Dop, Igp e neanche la mozzarella”.
Sono soddisfatto della precisazione e della chiarezza fatta perché è del tutto evidente che la scommessa di coniugare tradizione e tipicità con innovazione e ricerca è la formula per aumentare la qualità dei nostri prodotti e ampliare l’export del Made in Italy. Tanto è possibile se aumenterà in Europa e in Italia il numero di giovani che sceglieranno l’agricoltura come impegno di vita
In tal senso ho apprezzato come Hogan abbia ricordato che la Banca europea degli investimenti (Bei) per la prima volta apre ai giovani e al greening, le azioni di sviluppo sostenibile consentendo ai giovani agricoltori l’accesso a un credito a tasso agevolato e per un arco temporale più ampio.
Sen. Roberto Ruta