Nei giorni 4,5 e 6 settembre scorsi si è svolta a Milano, presso i Giardini Pubblici “Indro Montanelli”, la Festa Nazionale dei Giovani Democratici. Lo slogan della tre giorni di dibattiti, conferenze e reciproci scambi di esperienze è stato “Romantici per definizione”. L’evento, in concomitanza con la Festa Nazionale dell’Unità, ha visto la partecipazione di una nutrita delegazione dei Gd molisani tra cui i vice segretari regionali, Caterina Cerroni e Gianpiero Farano, il presidente dell’Assemblea Alfredo Marini,il segretario di federazione di Campobasso Andrea Battista e il segretario di circolo di S. Martino Pasqualino Di Bello. La festa, oltre essere un importante momento di aggregazione tra le realtà di Gd delle varie regioni, ha visto l’approfondimento di alcune importanti tematiche. Si sono costituiti dei tavoli di lavoro dove c’è stato un approfondimento appassionato su molti argomenti che l’attualità ci suggerisce e non pochi sono stati gli spunti di riflessione. Nei tavoli si è sempre avuta l’idea che la discussione fosse più ampia e che non si fermasse solo agli altri rappresentanti di Gd seduti uno accanto all’altro ma che questa fosse “inter-tavolare”, grazie anche e soprattutto al coordinamento dei responsabili dei Gd nazionali. Svolta anche la Direzione Nazionale dei Gd, aperta dalla relazione del segretario nazionale Andrea Baldini, condivisa all’unanimità da tutti i componenti. Durante le piacevoli serate meneghine trascorse nella bella cornice dei Giardini “Indro Montanelli” importanti sono stati i dibattiti con i vertici nazionali del Pd, tra i quali il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, gli onorevoli Lorenzo Guerini, Matteo Orfini e Roberto Speranza, dove non sono mancati dei momenti di svago e di divertimento.
Tanti i temi toccati come il job acts, la scuola, il finanziamento pubblico, la questione morale. E’ stato un momento di arricchimento, con partecipazione davvero sentita, dove si è verificato un confronto reale con le altre realtà sparse sul territorio nazionale. Momento di crescita e formazione che ha visto una condivisione di ideali e prospettive di pianificazione per il presente e per il futuro. A chiusura della tre giorni l’intervento, che ha fatto registrare il tutto esaurito, del Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Quello del premier è stato un discorso che va dall’orgoglio per la riuscita di Expo, alla commozione del bambino siriano morto sulla spiaggia di Bodrum insieme a tanti altri migranti, con l’indignazione per chi ancora rifiuta di aiutare i profughi. E’ stato ribadito più volte con particolare convinzione, l’impegno e la solidarietà del governo verso chi cerca una nuova speranza di vita.
Soddisfatti si rientra a casa, arricchiti dalla bella esperienza, pronti per ripartire sul territorio con le iniziative future.