Dopo l’iscrizione del Ministro Matteo Salvini nel registro degli indagati da parte della Procura di Agrigento per sequestro di persona, abuso d’ufficio e arresto illegale in merito al caso della nave Diciotti, come capogruppo della Lega alla Regione Molise sono dichiaratamente e totalmente vicino al mio leader Salvini alla quale manifesto tutta la mia vicinanza e la mia solidarietà. Sono altrettanto vicino, al suo capo di gabinetto Matteo Piantedosi e a tutti i funzionari del Ministero dell’Interno coinvolti. Una vicenda, è bene ricordarlo, che ha generato in pochissime ore in tutt’Italia una risposta di forte sdegno e di non poca preoccupazione da parte di milioni e milioni di italiani, consapevoli che oltre al principio dell’obbligatorietà dell’azione penale prevista dalla nostra carta costituzionale e della quale io ho il massimo rispetto, hanno compreso e capito che dietro c’è anche un preciso disegno politico, la stessa operazione chirurgica che fu riservata nel 1994 all’allora Presidente del Consiglio on. Berlusconi. Ovviamente, non sono pochi coloro che individuano proprio nel presidente della camera dei deputati Fico, l’ispiratore di un progetto che mira sostanzialmente a disarcionare sia Matteo Salvini che Luigi Di Maio. Quel Fico, riconducibile esclusivamente al tetro gesto di tenere la mani in tasca ogni qualvolta sente suonare l’inno nazionale di Mameli oppure, di rappresentare quel che resta della pseudo sinistra presente in Italia dopo la dissoluzione del PD. Naturalmente, spero che anche il ricorso presentato dall’avv. Salvatore di Pardo al Tar di Catania per conto di alcune organizzazioni non governative per lo sbarco immediato dei migranti, venga rigettato e possa rivelarsi come quella vicenda che vide indagati, processati e poi assolti a Bari, per non aver commesso il fatto, un giornalista e un magistrato.
Romagnuolo (Lega) io sto con Salvini. Venga rigettato il ricorso dell’avvocato molisano
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