Nelle ultime settimane, il presidente dell’Anci Piero Fassino ha espressamente dichiarato, su importanti quotidiani nazionali, che i comuni dovranno scendere dagli attuali circa ottomila(ad oggi 8.093) a non più di duemilacinquecento.Tali intendimenti sembrano trovare qualche conferma anche da rilevanti fonti governative. Se ciò dovesse accadere, in un sol colpo, verrebbero cancellati oltre cinquemila comuni, tanti anni di storia e di buona amministrazione del nostro Paese e rimarrebbero in vita solo i comuni da 15.000 abitanti in su.
Inoltre, una simile scelta – dichiara il sindaco di Roccamandolfi Giacomo Lombardi – andrebbe a penalizzare i comuni più virtuosi e meglio amministrati, quelli che in tanti anni hanno avuto sempre una sana gestione finanziaria e che, in seguito ad un associazionismo obbligatorio prima ed ad una fusione coatta dopo, contribuirebbero a pagare ingiustamente i debiti accumulati da quei comuni meno virtuosi con cui verrebbero accorpati.
Per questi motivi è di fondamentale importanza sostenere, con convinzione, l’azione dell’Associazione Nazionale Piccoli Comuni d’Italia, che ha già messo in campo una serie di iniziative per scongiurare una tale sciagura istituzionale.
Inoltre – continua il sindaco Lombardi – ancora una volta si propongono, nel segno della razionalizzazione e del presunto risparmio, riforme solamente di facciata che colpiscono i territori più deboli, lasciando inalterati i privilegi veri sui quali, come sempre, la classe politica sembra non voler veramente incidere.
Se questa proposta dovesse passare – conclude il sindaco Giacomo Lombardi – il nostro Molise, considerate le dimensioni medie dei nostri piccoli centri, verrebbe spazzato via e cancellato nella sua istituzione sicuramente più sana e vicina ai cittadini rappresentata dai nostri meravigliosi 136 Municipi.
Roccamandolfi: no alla proposta di Fassino di cancellare oltre 5mila comuni
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