Il sindaco di Capracotta, Candido Paglione, risponde all’ex sindaco di Capracotta Monaco, che lo accusa di ritardare l’apertura delle piste da sci.
«L’ex sindaco ha perso l’ennesima occasione per tacere – dice Paglione. Lui che faceva il sindaco turista, che compariva in paese a scattare foto a emergenza finita, si permette di criticare chi sta dando l’anima per affrontare i disagi causati dalla nevicata degli ultimi giorni.
L’intera amministrazione si sta impegnando, senza risparmiarsi, per alleviare ogni disagio. Intervenendo in prima persona in mille situazioni – fa osservare ancora Paglione.
E lui, che è stato un sindaco semplicemente inutile, perchè nei dieci anni da primo cittadino ha riportato Capracotta indietro di cinquant’anni, si permette di criticare l’operato della nostra amministrazione con una motivazione peraltro ridicola: ma dove e quando si battono le piste con la bufera in corso? Ci sarebbe da ridere se la situazione non fosse delicata per via dell’emergenza. Parla a vanvera, come al solito, proprio lui che ha tenuto gli impianti di Monte Capraro chiusi per ben due anni consecutivi, lui che per quasi dieci anni non è stato in grado di realizzare la seconda pista per lo sci alpino a Monte Capraro, lui che è stato persino capace di perdere l’opportunità di organizzare la finale di Coppa Europa di Sci Fondo per manifesta incapacità. Lui che ha fatto solo danni, come quello di mantenere aperto l’edificio scolastico nonostante la certificazione di alta vulnerabilità sismica, mettendo a rischio la vita dei nostri bambini e dei nostri ragazzi. Si dovrebbe solo vergognare.
Parla, invece, perché è in evidente crisi di astinenza da quando i capracottesi, il 5 giugno scorso gli hanno dato il benservito. Si legge, nelle sue parole, infatti, solo il livore e la rancorosità dell’ex sconfitto. Sconfitto dalla gente di Capracotta. Quella stessa gente che ha premiato noi con il voto e che oggi ci esprime nuovamente consenso per il modo con cui stiamo affrontando l’emergenza neve. Che stiamo gestendo con il massimo impegno e senza particolari affanni, da persone abituate a lavorare sodo. Si rassegni, piuttosto, e la smetta di raccontare balle ai nostri cittadini! Le piste, nonostante la sua astiosità, saranno subito aperte, non appena il maltempo ci concederà la tregua necessaria».