Voglio esprimere un ringraziamento particolare all’Assessore Regionale ai Lavori Pubblici, ed al Presidente Frattura, per aver accolto le istanze in tema di viabilità provenienti da questa Comunità e da questo territorio. Civitacampomarano molto spesso ai molisani è nota, non come il paese dal grande patrimonio storico-culturale sia materiale che immateriale, bensì come il paese delle frane e della viabilità tortuosa, alcuni addirittura si sbilanciano a dire “per venirci occorre l’elicottero”. Non voglio ripercorrere le varie fasi “storiche” correlate a questi temi, ben note a tutti, senz’altro è giusto ricordare che i tanti soldi spesi, per la messa in sicurezza della ex. S.S. 157 alle porte del centro abitato, sono stati l’esempio della polverizzazione di risorse senza raggiungere alcun risultato. Rispetto a questi eventi, purtroppo, quest’area per tanti anni ha recitato un ruolo marginale, direi è stata quasi dimenticata dalle programmazioni degli interventi. I cittadini hanno dovuto assistere anche alla passerella di qualche rappresentante istituzionale che, nonostante fosse costernato dinanzi alla grave situazione della viabilità, tuttavia si è soffermato ad un “faremo” e ad un “vedremo”… A tal proposito mentre si assisteva al palese immobilismo nel dare concrete risposte per quest’area, in altre parti si sono finanziati interventi doppioni, oppure ennesimi rifacimenti di manti stradali. Ciò che dico è avvalorato da due dati evidenti: 1) la mancanza di un collegamento viario decente e dignitoso con la Fondovalle Biferno, rappresentato dalla strada Colle d’Ambra prima iniziata e poi caduta nel dimenticatoio, per questa Comunità ha rappresentato la principale causa di spopolamento dimezzando nell’ultimo ventennio la popolazione residente; 2) sulla viabilità provinciale di questo territorio nell’ultimo scorcio del 2013, l’Ufficio Viabilità della Provincia di Campobasso ha addirittura emesso ordinanza di limitazione al transito a determinate categorie di utenti su molti tratti della S.P. 163. Oggi, come dicevo in premessa, l’Assessore Regionale Nagni ed il Presidente Frattura, hanno dato risposte fattive alle istanze storiche di questa Comunità e di un’intera area interna del Molise. Delibera 712 del 30.12.2014, infatti, sono stati inseriti, tra le opere della viabilità, due interventi volti a dare concrete risposte: finanziamento della Strada Colle d’Ambra di collegamento con la F.V. Biferno per un importo di € 2.000.000,00 ed altresì la manutenzione e la messa in sicurezza della S.P. 163 tra Castelmauro e Civitacampomarano per un importo di € 2.000.000,00. La possibilità concreta di poter realizzare queste due opere restituisce dignità, e sottolineo dignità, ai cittadini di una zona privati per anni del diritto di avere un facile collegamento viario, infatti con la Colle d’Ambra in 6 – 7 minuti si raggiunge la F.V. Biferno, nonché il sacrosanto diritto di circolare in sicurezza sulla S.P. 163, diventata proprio nel tratto su menzionato, uno scenario tipico delle aree soggette a bombardamento. Non voglio entrare in alcuna polemica, semplicemente voglio esprimere il mio personale apprezzamento, nonché di tutti i cittadini civitesi, per le scelte operate dall’Assessore Nagni e dal Presidente Frattura, per dare concreta risposta alla Comunità che mi onoro di rappresentare ed all’area interna circostante. L’idea di realizzare grandi opere, oppure la grande opera, per molto tempo ha fatto perdere di vista a qualcuno la gravissima situazione viaria delle aree interne del Molise, molte delle quali non hanno mai avuto diritto ad avere almeno un collegamento minimo accettabile. Quindi a poco serve realizzare una grande opera, se della stessa, ne possono usufruire soltanto determinati centri del Molise. A poco serve la prospettiva e la possibile realizzazione di un’arteria viaria, a prescindere dalla tipologia, di “livello superiore” se sul territorio manca la base. La mancanza delle infrastrutture viarie ha spopolato le aree interne, portandole quasi alla desertificazione, con tutti i relativi risvolti devastanti, quali abbandono dell’agricoltura e cura dei terreni, incremento consequenziale del dissesto idrogeologico, mancato sviluppo derivante dalle risorse storiche, culturali, delle peculiarità agro-alimentari che sono presenti soprattutto in tali aree. Non riesco davvero a spiegarmi come si possa pretendere di fare turismo, piccola e media impresa, garantire servizi essenziali socio-sanitari, non avendo l’infrastruttura viaria di base che è vitale per qualunque sviluppo. Nel concludere la scelta operata dal Governo Regionale credo vada nella reale direzione di ridare vita alle Comunità, dare opportunità ai territori interni, dare occasioni di sviluppo a quanti con coraggio intraprendono oppure stanno già portando avanti attività di impresa, ed in primis ha ridato dignità ai cittadini.
Paolo Manuele – Sindaco di Civitacampomarano