Da oltre un anno pongo il tema nelle sedi politiche. Da una decina di giorni ho avanzato una specifica richiesta agli uffici regionali. Ed ora è giunto il tempo di azzerare i ritardi, sfruttare le opportunità finanziarie in modo condiviso e ripristinare la centralità delle decisioni strategiche presso il Consiglio e in concertazione col partenariato.
La programmazione, la riprogrammazione dei fondi addizionali dell’attuale ciclo POR FESR FSE 2014/2020 e l’impostazione per il nuovo ciclo 2021/2027 e del FSC vanno discussi, decisi e deliberati in Consiglio Regionale.
È questo l’oggetto e l’obiettivo della mozione che ho presentato ieri in Aula, insieme ai colleghi Facciolla, Manzo, Greco, Primiani, Nola, De Chirico, Fontana, Romagnuolo e Iorio.
È inoltre indispensabile rispettare i tempi, laddove tutte le altre Regioni hanno attivato le procedure di concertazione, mentre noi siamo in ritardo. Quindi coinvolgere tutto il partenariato e, come recita lo Statuto della Regione Molise, far tornare il Consiglio regionale l’unico luogo deputato ad assumere gli atti di intervento della Regione nella programmazione nazionale e comunitaria.
Perché, se vogliamo agganciare il futuro, serve discontinuità nei metodi, scelte condivise, capacità di intercettare i bisogni e concertazione con territori e parti sociali. Solo così potremo parlare di telelavoro, di infrastrutture strategiche per la Regione fuori o nel territorio (come l’aeroporto di Foggia, l’alta velocità di Benevento, l’accesso di Venafro e le altre vie disconnesse), di piani strategici per la prevenzione delle delocalizzazioni, la frana di Petacciato per lo sviluppo della costa e molte altre questioni innovative e cruciali.
Micaela Fanelli