Ripresa Economica? MNS Molise: profondo scollamento tra gli uffici governativi e i cittadini molisani

Sempre più spesso quando si sente parlare il Presidente Frattura ci sembra di trovare davanti agli occhi una realtà che non esiste, un Molise ben diverso dalla quotidianità di tutti i giorni, segno di un profondo scollamento tra gli uffici governativi e i cittadini molisani.

Quante volte abbiamo sentito parlare in toni entusiastici di ripresa e crescita economica, di aumento dell’occupazione, di miglioramenti decimali ai quali, nella fredda logica dei numeri, sarebbe dovuto corrispondere uno sviluppo del territorio molisano?

Illusioni e speranze disattese, perché purtroppo la realtà è un’altra, è quella che si incontra negli occhi di padri di famiglia che non sono in grado di assicurare il necessario ai loro figli, oppure nelle parole dense di amarezza di coloro che non possono permettersi cure e interventi.

Eppure secondo il Presidente Frattura e il suo Governo regionale “il Molise torna a credere nel futuro e cresce la fiducia negli over 30”, e così le 357 domande di avvio per i tirocini extracurriculari diventano motivo di gioia e celebrazioni che definire effimere è poco. Esultare per il successo di questa iniziativa vuol dire, di fatto, riconoscere il fallimento di questo Governo che in quasi cinque anni di mandato non si è fatto promotore di alcuna iniziativa concreta per rilanciare le politiche attive del Molise utili a delineare una ripresa occupazionale vera e soprattutto stabile, lasciando nell’insicurezza e nella precarietà migliaia di persone.

Già in tempi non sospetti avevamo lanciato pesanti dubbi e critiche su questo strumento dei tirocini per l’inserimento lavorativo, perché riteniamo che la loro utilità venga meno se non c’è l’inquadramento in una programmazione di rilancio occupazionale in affiancamento ad altri strumenti di politiche attive di ampio respiro; altresì avevamo anche evidenziato come la dotazione finanziaria fosse insufficiente in considerazione della platea dei possibili beneficiari, e così è stato effettivamente.

Magari il Presidente Frattura e l’Assessore Veneziale, oltre ad esultare per questo risultato, avrebbero potuto spiegare come mai per quanto riguarda il bacino dell’Area di crisi sono arrivate al 4 settembre solamente 5 domande, segno evidente che non tutti sono pronti a scommettere sul futuro del Molise e a credere alle parole di chi da anni promette soluzioni mai arrivate. Lavoratori per i quali l’anno oramai alle porte sembrerebbe non portare nulla di buono, visto il rischio concreto di perdere gli ammortizzatori sociali e di non vedere concretizzata alcuna proposta di rilancio legata allo strumento dell’Area di crisi, ancora lontano dall’essere realizzato.

Quale futuro attende i 280 lavoratori della Gam, gli oltre 700 ex dipendenti dell’Ittierre e tutti gli addetti dell’indotto e del settore metalmeccanico? Senza dimenticare i poco più di 70 ex dipendenti dello Zuccherificio che hanno visto disattendere ancora una volta la promessa di ricollocazione ipotizzata dalla Giunta regionale.

Presidente Frattura, è questo il Molise della ripresa?

 

CARLO PERRELLA

COMMISSARIO REGIONALE MNS MOLISE

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