Nel corso di un serrato confronto, avuto questa mattina, con il Direttore del Ministero dello Sviluppo, ho rimarcato la necessità di procedere alla convocazione formale della Regione Molise e delle parti sociali, firmatarie dell’Intesa sul Lavoro del 7 agosto 2014, per valutare i presupposti del riconoscimento dell’Area di crisi ex-art. 27 L. n. 134/2012, attivare il FEG, verificare le possibilità di accedere ad un Contratto di Sviluppo e/o ad un Accordo di Programma legato all’ITTIERRE, alla GAM e alle filiere in crisi del tessile, dell’alimentare e del metalmeccanico. La sollecitazione telefonica si aggiunge alla richiesta avanzata la scorsa settimana e trova pieno sostegno anche in sede Parlamentare tanto è vero che la Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati ha programmato un’audizione specifica sugli stessi temi per il 27 novembre.
Il responsabile dei procedimenti per il riconoscimento delle aree di crisi del Ministero dello Sviluppo Economico ha preso atto della mobilitazione avviata in Molise e dell’accentuazione del disagio dei lavoratori dell’ITTIERRE, impegnandosi a verificare con tempestività con il Ministro Guidi la convocazione del tavolo sulla vertenza Molise. Sicuramente un primo passo utile nella giusta direzione che potrà accelerare ulteriormente se si intensificheranno le iniziative di sensibilizzazione ad ogni livello tese ad ottenere l’avvio degli adempimenti di legge per offrire al nostro territorio gli strumenti per gestire il rilancio industriale e occupazionale a partire da una prospettiva per i lavoratori dell’ITTIERRE e della GAM.
Riprendere e rilanciare il confronto con il Governo sui temi del lavoro e dello sviluppo
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