Ripalimosani, il Comune compatto in difesa della Corte d’Appello di Campobasso

Unanimità per il Consiglio comunale di Ripalimosani, che nella seduta di venerdì 26 febbraio ha detto il suo fermo ‘no’ alla soppressione della Corte d’Appello in Molise, aderendo al Comitato per la salvaguardia della Corte d’Appello.  “Ci siamo resi conto che bisogna intervenire in maniera incisiva e capillare per sensibilizzare anche quella fetta di popolazione che non ha compreso quali siano le deleterie conseguenze di questo provvedimento – ha affermato Annamaria Trivisonno, capogruppo di maggioranza, avvocato e referente del Comune per gli affari legali – La soppressione della Corte di Appello di Campobasso non riguarda solo il settore della giustizia ma tutti i cittadini molisani, perché a cascata possono chiudere numerosi altri uffici, che sono importantissimi presidi territoriali di legalità. Pensiamo alla Procura generale presso la Corte d’Appello, al Tribunale per i Minorenni e la relativa Procura, alla Sorveglianza, ai reparti speciali di tutte le forze dell’ordine che ad essa sono legate, compresi organi di garanzia come il Tar e la Corte dei Conti”.
Insomma, si è sottolineato in Consiglio, chiudere la Corte d’Appello significa lasciare sguarnito il Molise da quella che si definisce ‘giustizia di prossimità’, quella più vicina al cittadino, che sarà costretto ad andare a cercare altrove le risposte per tutelare i suoi diritti.  “E’ un problema serio non tanto in termini politici, ma in termini di sicurezza e difesa dei diritti dei cittadini – ha aggiunto la Trivisonno – Perché è proprio questo che oggi ci permette di tenere sotto controllo il territorio da infiltrazioni malavitose e attacchi alla legalità provenienti dall’esterno. E non ci sarebbe alcun vantaggio economico per la collettività, anzi: il personale della Corte d’Appello è già all’osso e i pellegrinaggi ai quali i Molisani sarebbero costretti porterebbero fuori regione risorse economiche ingenti”.  La decisione che in Commissione ministeriale pare sia stata già presa, deve muovere il Molise a farsi sentire, compatto, con le associazioni, le organizzazioni ed i Comuni, e con le realtà limitrofe per ampliare il coro di voci contro questa insensata proposta.
“Non mancherà – ha concluso la consigliera – l’impegno dell’amministrazione comunale di Ripalimosani nell’organizzare momenti di incontro e confronto sul territorio, per sensibilizzare la cittadinanza sulle conseguenze negative che, tengo a sottolineare, colpiranno soprattutto le fasce più deboli”.

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