14 Enti Accreditati che non hanno personale dipendente iscritto all’albo, sollecitano il riordino del settore rilanciando proposte innovative che si aggiungono ai contributi trasmessi dalle parti sociali implementando il testo base su cui aprire un celere confronto sulla nuova legge quadro in materia di istruzione, formazione e conoscenza. E in questo contesto anche la proposta di legge presentata in Quarta Commissione da parte della minoranza potrà offrire spunti costruttivi alla riarticolazione strategica della filiera dei saperi e dell’alternanza scuola – lavoro. Se si riuscirà a tenere insieme la tutela delle competenze professionali degli operatori con l’organizzazione di un sistema innovativo integrato, moderno ed efficiente, il Molise si allineerà ai territori nazionali più avanzati con vantaggi per l’utenza e potenziamento delle attività complessive. Al fine di cogliere questo obiettivo occorre superare la divisione improvvida tra Enti, Operatori, Associazioni Imprenditoriali, Organizzazioni Sindacali e Istituzioni.
Ciascun soggetto è chiamato a fare la propria parte ad ogni livello. Alle strutture regionali spetta verificare il rispetto rigoroso delle leggi e delle norme che regolano il settore e disciplinano i criteri minimi dell’accreditamento degli Enti per l’autorizzazione a svolgere attività formative.Agli Enti tocca attivare la mobilità professionale di primo e secondo livello contrattando diritti e tutele dei singoli operatori con le rappresentanze sindacali, in linea con le leggi ed il CCNL.
Alle Istituzioni regionali compete disegnare il nuovo modello individuando da subito risorse aggiuntive finalizzate ad implementare lo sviluppo delle attività formative inserendole in un circuito virtuoso collegato alle imprese, al territorio e ai fabbisogni del mondo del lavoro.In questa chiave è stato sollecitato un confronto nazionale presso il Ministero del Lavoro coinvolgendo l’ISFOL, il FORMEZ e ITALIA LAVORO, per verificare la predisposizione di un progetto a valere sulle risorse dell’Obiettivo Tematico 10 del PON del Ministero dell’Istruzione destinato al Molise. Quella riunione in sede centrale non è stata chiesta per spostare la sede della trattazione della vertenza su una tematica in cui la competenza costituzionale è demandata alle regioni, ma per costruire una linea di progettazione innovativa che dia continuità all’impianto del Sistema Regionale dell’Orientamento Permanente con risorse europee gestite dai Ministeri ma destinati alla nostra regione.
Secondo le prime stime si tratta di fondi complessivi superiori a 10 milioni di euro per il 2014-2020 e con l’ausilio di ITALIA LAVORO, FORMEZ e ISFOL si potrà approntare un Progetto Nazionale concreto su Formazione e Orientamento, utile, concreto ed efficace.
Riordino e rilancio del sistema integrato istruzione-formazione-orientamento, sollecitato confronto al Ministero
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