“Con il voto si avvia a conclusione l’iter di riforma costituzionale per superare il bicameralismo perfetto, dopo trent’anni di discussioni e di tentativi che non hanno raggiunto l’obiettivo. La diminuzione del numero dei parlamentari e la modifica delle funzioni del futuro Senato delle Autonomie rappresentano un risultato importante che trasformerà profondamente l’assetto istituzionale del nostro Paese. Le modifiche apportate in sede di discussione recepiscono alcuni contenuti degli emendamenti proposti, dirimenti per esprimere il mio voto favorevole: l’elezione con maggioranza qualificata dei tre quinti del Presidente della Repubblica, con il coinvolgimento necessario delle minoranze parlamentari, è uno degli aspetti decisivi insieme a quello che riguarda l’elezione dei giudici della Corte Costituzionale.
Personalmente avevo proposto direttamente l’abolizione del Senato con contrappesi forti per le minoranze alla Camera dei Deputati, riducendo più significativamente il numero dei parlamentari e i tempi per l’approvazione delle leggi. Si poteva fare di più e meglio ma non si poteva certo rinviare ancora una volta un cambiamento necessario per il Paese”. Lo afferma in una nota il senatore del Pd Roberto Ruta.
Riforme, Ruta (PD): dopo trent’anni stop al bicameralismo perfetto
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