“La riforma costituzionale per l’abolizione del Senato è depositata dal 20 marzo. E’ ora di agire. Bisogna necessariamente semplificare e snellire il sistema istituzionale attuale, garantendo un canale continuo di comunicazione e di interazione con le autonomie locali, con le rappresentanze sociali e con i singoli cittadini”. Lo afferma Roberto Ruta, senatore del Partito Democratico, che insieme alla senatrice Laura Puppato ha presentato in conferenza stampa il disegno di legge di cui è primo firmatario.
“Il nostro dl affida il potere legislativo alla sola Camera dei Deputati e prevede la diminuzione di oltre la metà del numero dei parlamentari – spiega – che passeranno da 945 a 430. Ad ogni regione viene garantita una rappresentanza minima di tre deputati a prescindere dal numero di residenti. E soprattutto viene resa obbligatoria la pubblicazione dei disegni di legge, così come provvisoriamente licenziati dalle commissioni della Camera, per quindici giorni, per consentire osservazioni da parte delle rappresentanze di forze sociali, economiche e produttive o di cittadini singoli o associati. Trascorso questo periodo la Commissione esamina le osservazioni e se ritiene modifica il testo licenziandolo e trasmettendolo alla Camera per l’esame definitivo”.
“Non è un caso che questo disegno di legge costituzionale sia stato sottoscritto da soli sei senatori (Ruta, Puppato, Ricchiuti, Scalia, Pezzopane, De Pin ) – ha detto la senatrice Laura Puppato – perché è una proposta profondamente radicale. Porta il segno di un netto cambiamento rispetto al passato. Vogliamo gettare una sfida a tutti i senatori e cambiare una politica che continua a dotarsi di strumenti lenti, pedanti e inadeguati rispetto al tempo in cui viviamo. Bisognerebbe ritornare allo spirito del 1946, quando i padri costituenti erano ispirati dalla semplificazione”.