“I tre Consorzi industriali della nostra regione, Isernia – Venafro, Campobasso-Bojano e Valle del Biferno, per cause diverse e relative in particolare ai farraginosi modelli di governance e di gestione, alla scarsa competenza tecnica degli amministratori e più in generale a una carenza di coordinamento e di vision strategica, rilevano una gestione del tutto inefficace rispetto agli obiettivi prefissati. – Spiega Vittorio Nola – Crediamo quindi che una riforma dei Consorzi industriali non sia più derogabile. Ecco perché ho presentato una mozione che impegna il presidente Donato Toma e l’assessore alle Attività produttive, Roberto Di Baggio, ad avviare una interlocuzione che vada verso una riforma del settore partendo dalle effettive esigenze dei soggetti consorziati.
Il tutto – specifica il portavoce M5S – tenendo conto della possibilità, per esempio, di creare un organismo di coordinamento, della riformulazione della governance affinché vi sia un netto distacco tra la gestione effettiva dei consorzi e la politica, dell’importanza che la governance sia affidata a soggetti di comprovata esperienza e professionalità e della necessità di interconnessione tra i distretti industriali di aree diverse.
I Consorzi di Sviluppo Industriale – dice Nola – svolgono importanti funzioni di interesse pubblico dirette a favorire le nuove iniziative industriali e artigianali, a promuovere e potenziare i plessi industriali esistenti anche tramite l’erogazione di servizi alle aziende consorziate, di programmare lo sviluppo economico-produttivo nei territori di loro competenza. È chiara, quindi, la loro importanza strategica per lo sviluppo e l’economia della regione. Ma negli ultimi anni – denuncia il portavoce pentastellato – la politica ha oscurato le istanze di indipendenza delle aziende, monopolizzando il potere attraverso leggi e modifiche statutarie.
In assenza di una visione strategica -aggiunge Nola – i tre consorzi appaiono attualmente del tutto incapaci di fare sistema, ovvero di favorire interconnessioni tra gli operatori economici presenti sul territorio. E tale mancanza di sinergia pregiudica lo sviluppo del basso Molise, anche in vista dell’istituzione delle ZES (Zone Economiche Speciali) all’interno delle quali l’interconnessione tra gli operatori economici risulta fondamentale, al di là dei benefici fiscali riconosciuti ai potenziali investitori, anche dall’estero.
Appare perciò chiara l’urgenza di una riforma corposa e sostanziale dei Consorzi industriali – conclude il Consigliere M5S – per la quale mi sto battendo dall’inizio di questa legislatura.”