Ieri pomeriggio ho partecipato, con sincero piacere e totale condivisione, all’incontro promosso dalla dirigenza scolastica del Liceo Romita di Campobasso in tema di rifiuti e sostenibilità ambientale.L’occasione è stata la presentazione del docu-film “Rifiuti”, un lavoro interessante e di stringente attualità realizzato dagli studenti delle classi IV E e IV H del Liceo Romita con il supporto delle docenti Antonella Presutti e Licia Vigliardi.In una sala gremita di studenti – interessati a conoscere meglio temi di forte impatto, che hanno ricadute sulla quotidianità e sul territorio, oltre che elevati costi sociali – ho ripercorso le recenti attività istituzionali della Terza Commissione consiliare, legate proprio a questo ambito di competenza.
Intanto, ho inteso ribadire che il Governo regionale ha individuato progettualità e disponibilità finanziarie che forniranno finalmente concretezza al ciclo virtuoso dei rifiuti in un percorso che coinvolgerà tutti i Comuni della nostra Regione. La forza della legge, la rigorosità del provvedimento amministrativo e l’attivazione di percorsi di controllo di fatto saranno anche di ostacolo alle infiltrazioni malavitose che ci toccano da vicino molto spesso. Colmare questa lacuna ci consentirà di mettere riparo anche ad altri “effetti collaterali” della mala gestione in tema di ciclo virtuoso: il Molise, fino ad oggi, ha mancato di introitare oltre 10 milioni di euro (fonte La Repubblica del 4 novembre 2013). Senza dimenticare che la cattiva gestione, in un corto circuito ormai spezzato dalle progettualità e dai fondi messi in campo dall’attuale Governo regionale, ha una incidenza di circa 43 euro a famiglia: una tassazione maggiore derivante dal mancato raggiungimento degli obiettivi fissati in tema di raccolta differenziata dei rifiuti. Per restare al passato, ricordo che il Molise nel 2012 è stato dichiarato inadempiente rispetto alla micro zonazione della qualità dell’aria.In Terza Commissione consiliare, quindi, fin dallo scorso 14 novembre abbiamo affrontato il tema partendo dai traffici illeciti che avrebbero coinvolto maggiormente la provincia di Isernia e la zona costiera, con Campomarino in testa. Un’area territoriale, quella costiera, finita anche all’attenzione di Roberto Saviano che in “Gomorra” ci ha raccontato di quell’indagine giudiziaria e del ritrovamento di fusti tossici di conceria nascosti a ridosso del mare molisano. La nostra attenzione è puntata ancora oggi sia sul deposito di fusti radioattivi nel cuore del centro storico di Castelmauro sia sui presunti sversamenti al Cosib di Termoli, oggetto di una inchiesta giudiziaria. Nella mappatura delle situazioni che stiamo monitorando con attenzione anche l’ex area dei pozzi petroliferi di contrada Capoiaccio a Cercemaggiore. Lì, dove la Montedison aveva avviato attività estrattive fin dagli anni Settanta, abbiamo effettuato sopralluoghi tesi all’accertamento della qualità dei terreni e delle falde acquifere. Un percorso ricognitivo che nessuno aveva inteso avviare fino ad ora: eppure, proprio in quell’area a ridosso del comune di Cercemaggiore, i pozzi petroliferi della Montedison, ormai dismessi, hanno ospitato e smaltito acque reflue. Autorizzate e non autorizzate. Proprio in queste ore, dopo mesi di attività di indagine e di consulti con l’Arpa Molise e con il Ministero dell’Ambiente, sono entrato in possesso della documentazione dell’epoca, dei pareri e delle autorizzazioni, dei risultati delle analisi effettuate sui terreni (sia quelli che ospitavano i pozzi sia quelli vicini agli impianti) sulle falde acquifere e sulla qualità dell’aria. E siamo in attesa di conoscere i risultati delle analisi effettuate nello scorso mese di gennaio quando assieme all’Arpam abbiamo dato l’avvio a nuove indagini di laboratorio tese a certificare la qualità dell’aria, dell’acqua e del terreno. Ritengo prioritario, per la crescita della comunità, l’impegno della Scuola relativamente alle tematiche sensibili come quella trattata ieri. In classe le coscienze crescono e maturano, sui banchi di scuola i principi si arricchiscono e prendono forma, diventando le “buone azioni” dell’oggi. L’attenzione sui temi che hanno impatto troppo stesso devastante sulla vita delle persone non dovrà mai calare: il nostro percorso virtuoso parte dalle Istituzioni e coinvolge la Scuola, le comunità, le coscienze. Per questo considero l’incontro svoltosi ieri con gli studenti del Liceo Romita un altro tassello fondamentale di un cammino comune. Insieme, ognuno con la proprie responsabilità, dobbiamo raggiungere quell’obiettivo comune che non è lontano proprio perché coinvolge tante coscienze. Noi abbiamo il dovere di tradurre in azioni concrete i valori che la Scuola insegna e innesta nelle coscienze dei nostri figli. Il vero circuito virtuoso inizia così: unendo le forze e camminando insieme nella stessa direzione.