L’ennesimo disastro ambientale abbattutosi sulla Liguria e in altre regioni del Nord Italia deve farci riflettere. In questa fase di calamità naturali, Regioni e Comuni, specialmente quei piccoli comuni che faticano a chiudere i bilanci, hanno una possibilità d’azione limitata. Per non parlare delle Provincie, oggi ancora fondamentali nella gestione del territorio, che si ritrovano senza un euro a causa dei tagli imposti dal governo centrale. No, non si può lasciare chi soffre e chi ha perso tutto al proprio destino. E non possiamo restare immobili ogni volta, guardando il cielo e sperando che smetta di piovere. È tempo di agire. Tutti!
Serve un piano nazionale di lungo periodo in grado di mettere in sicurezza le aree a rischio, un piano nazionale che non lasci soli i sindaci e i consiglieri comunali, che non abbandoni quelle schiere di volontari che ogni giorno sono in prima linea nella gestione delle emergenze e, purtroppo, sempre più spesso inermi di fronte alla forza della natura che si riprende ciò che in anni passati (e non solo) politiche urbanistiche e del territorio scellerate hanno provato a sottrarle con devastanti colate di cemento.
L’associazione Rifare l’Italia, così come i Giovani Democratici, sono in prima linea, come sempre. Investire nella tutela del territorio, anteporre il riuso e la riqualificazione del degradato a nuove abitazioni. Svincolare dal patto di stabilità le risorse per la ricostruzione e la messa in sicurezza del nostro territorio. Questa deve diventare una battaglia di tutto il Partito Democratico, una battaglia del governo e delle autonomie locali nel semestre di presidenza Ue.
Davide Vitiello, Coordinatore Regionale “Rifare l’Italia”
Rifare L’Italia: E’ tempo di agire. Serve un Piano di Interventi per la messa in sicurezza del territorio
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