Ricostituita la Rete delle Associazioni :la prima proposta avanzata è stata quella di investire su un’Italia più sicura

Si è svolta presso il sito archeologico di Saepinum-Altilia, l’iniziativa che ha visto mobilitarsi insieme i comitati e le associazioni campane e molisane a difesa del territorio per scongiurare l’installazione di oltre 100 pale eoliche al confine con il Molise, che prima di avviare i lavori ha osservato un minuto di silenzio per le vittime del terremoto del Centro Italia.

È stato questo il primo appuntamento che ha visto ricompattare la rete contro l’eolico selvaggio sul versante molisano per aiutare i comitati e le associazioni che si battono da anni sul versante campano.

Sono intervenuti oltre all’Associazione Sociale e Culturale Padre Giuseppe Tedeschi e a ITALIA NOSTRA, anche la CGIL del Molise, il WWF Molise, la LIPU Molise e la LIPU di Benevento, l’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia, l’Associazione Culturale Togo Bozzi Sannio Unito, il Consigliere Regionale del Molise, Michele Petraroia, le Amministrazioni Comunali di Santa Croce del Sannio e di Sepino, geologi, ingegneri e tanti cittadini.

Presenti anche Pinuccio Fappiano e Raffaele Pengue che avevano avviato lo sciopero della fame sulla Montagna di Morcone, successivamente interrotto per problemi di salute.

La prima proposta avanzata dalla Rete è stata quella di investire su un’Italia più sicura, pianificando interventi di messa in sicurezza antisismica degli edifici collocati nelle aree a rischio della dorsale appenninica, attraverso il finanziamento dei 14 miliardi di euro che i cittadini italiani pagano sulla bolletta ENEL per sostenere le multinazionali dell’eolico e del fotovoltaico.

Altra richiesta è stata quella di sollecitare l’approvazione delle 3 proposte di legge ferme alla Camera e al Senato per l’Istituzione del Parco Nazionale del Matese.

I prossimi obiettivi saranno quelli di chiedere alla Regione Molise un intervento formale nei confronti della Regione Campania visto che le autorizzazioni rilasciate, alle multinazionali, sono viziate dalla mancata convocazione delle Regioni contermini alle Conferenze dei Servizi; sensibilizzare con una comunicazione i firmatari delle proposte di legge e le amministrazioni comunali aderenti al Parco Nazionale del Matese, per chiederne l’immediata approvazione al fine di scongiurare una devastazione irreversibile dei territori campani e molisani.

Bisogna uscire fuori dalla solitudine per essere più incisivi e per arrivare ad una definitiva moratoria da parte della Regione Campania nel rilascio delle autorizzazioni.

Per la rete delle associazioni è preferibile investire su un’Italia sicura e capace di valorizzare i propri beni storici e naturalistici.

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