Vista la grande esultanza da più parti arrivata, vale la pena fare alcune considerazioni sul riconoscimento dell’Area di Crisi per la regione Molise da parte del Ministero per lo Sviluppo Economico. Intanto bisogna ricordare che tale riconoscimento non va a tutte le regioni, anzi, viene attivato per quelle realtà che dimostrano di avere una particolare vocazione al disastro gestionale, amministrativo, tecnico e politico. Infatti, è dimostrato ampiamente che tutte le aziende molisane hanno chiuso i battenti per la totale incapacità dimostrata dal presidente in pectore di gestire qualsiasi situazione di difficoltà creatasi nelle aree industriali tra Bojano e Venafro. E non solo! Quindi, quale migliore occasione per vantarsi del preannunciato riconoscimento?! Anche il Papa durante la sua visita in Molise aveva sottolineato la particolare situazione di degrado sociale e lavorativo della nostra terra, lasciando intendere che se particolare era (ed è), qualcuno l’aveva gettata in quello (e questo) stato pietoso! Ma che dire difronte a facce di bronzo che osano anche rilasciare dichiarazioni pubbliche sui meriti di tale riconoscimento! E’ come dire che, dopo aver ferito quasi mortalmente qualcuno, a seguito di intervento positivo da parte del chirurgo di turno, l’autore del tentato omicidio si prenda i meriti per aver chiamato i medici! Ma c’è anche di più! Dopo lo scampato pericolo di morte, lo sventurato si accorge che, mentre era tra la vita e la morte, qualcuno gli aveva sfilato anche il portafogli contenente le ultime risorse per un minimo di sostentamento! Di tutte quelle aziende chiuse, molte devono ringraziare proprie chi oggi esulta del riconoscimento ministeriale, persone che hanno anteposto interessi personali ed agi a fronte di possibili soluzioni per risollevare le attività produttive. Del resto è sotto gli occhi di tutti che, mentre l’agonia delle industrie e dei lavoratori era in atto, ferocemente in consiglio regionale nottetempo si bocciava la proposta di legge per la riduzione dei costi della politica e in particolare il dimezzamento dei compensi dei consiglieri! In pratica una ferocia sociale senza precedenti! Non un solo provvedimento di Consiglio di appoggio e di difesa delle industrie, le quali, di lì a poco, sarebbero precipitate in un baratro senza possibilità di ritorno. Infatti, ancora oggi, siamo in attesa di conoscere le idee progettuali, i piani di riconversione, i salvataggi che il presidente Frattura ha più volte promesso ai lavoratori durante assemblee e presidi, momenti a volte disperati durante i quali gli astanti si sono scagliati contro Frattura per non avere soccorso con una buona amministrazione le loro aziende nei tempi e nei modi dovuti. E pensare che il governatore, nelle più disparate situazioni di tensione, abbandonava le assemblee incapace di saper rispondere e gestirle adeguatamente ma con l’atteggiamento di chi scappa perché non gli veniva riconosciuto rispetto ed educazione! Da quale pulpito! Quale sarebbe il rispetto e l’educazione dimostrate da Frattura quando bocciava la riduzione dei costi della politica? E quando si finanziava la Biocom? E quando si autorizzava la Bioamassa? E quando si autorizzava la metropolitana leggera? E quando firmava per il salvataggio degli ospedali sapendo di mentire? E quando concordava il riconoscimento del danno a due lavoratrici (vedi Fanelli & Co), a danno dell’ente pubblico? E quando metteva fuori i lavoratori della Protezione Civile perché gli stavano sui ……? E quelli della Molise Dati? E quelli……..? E quando attacca senza ritegno i suoi avversari politici in consiglio regionale approfittando dell’assenza di alcuni di essi e del ruolo che ricopre? E quando non restituisce soldi non spesi? E quando firma annullamenti di autorizzazione per odiose centrali, pilotando sapientemente amici verso la richiesta di danni derivanti da tali annullamenti? E quando invita il mondo allo spazio espositivo del Molise all’Expò facendo mangiare loro cibi che del Molise non hanno nemmeno l’odore? E quando osanna le vittorie di capaci interpreti dello sport, del cinema, dell’associazionismo regionale (e non solo, anche se vince la Ferrari, se vince la Pellegrini…..) a fini autocelebrativi? E quando approva leggi in deroga a quelle nazionali per il maltrattamento degli animali? E quando solidarizza con indagati per i reati di maltrattamento agli animali mettendo in discussione l’operato della magistratura? E quando inserisce pedine importanti in alcuni contesti giudiziari per sviare indagini che lo riguarderebbero? E quando……….E quando arrestano componenti della sua giunta? E quando delibera per l’allargamento e il potenziamento della discarica di Montagano? E quando assiste impassibile (per certi versi complice) all’individuazione del centro HUB di San Giuliano di Puglia in odore di Mafia Capitale? E quando non si dota di leggi in difesa del territorio permettendo l’approdo di centrali, forni ed altre schifezze? Insomma, all’immoralità (e ad altro) non c’è limite in questa terra di ignavi! Però adesso c’è il riconoscimento dell’Area di Crisi e bisogna impegnarsi in tal senso. E già sento voci che chiedono di essere coinvolte nel processo di programmazione, spesso le stesse che hanno cogestito il disastro, sento richiami all’indizione degli Stati Generali, per intenderci gli stessi che noi della lotta stiamo chiedendo in solitaria al presidente Niro durante le varie interruzioni di Consigli osceni e che dovrebbero approdare in settembre se non vigeranno le solite bugie e se, in particolare, assessori e presidente della giunta non si metteranno di traverso. Troppo comodo e troppo strano questo atteggiamento ondivago di forze sociali pronte a sostituirsi a quei cittadini che ci stanno mettendo anima, corpo e molto altro contro questo sistema di corrotti! E a proposito di corrotti, facendo un po’ di conti, già mi prefiguro un ennesimo scippo di sostanze pubbliche! Del resto cosa ci vuole a far quadrare un po’ di conti, basta una nuova Biocom, una nuova Biomassa, una nuova metropolitana leggera, un gruzzoletto di manager da foraggiare, qualche altro consiglio di amministrazione da tirar su, qualche richiesta di risarcimento danni, qualche bustarella ad associazioni o forza accomodante, qualche società da sostituire ad organismi già esistenti, qualche fondazione al posto di assessorati e arrivederci al gruzzoletto ministeriale con tanto di documentazione giustificativa a corredo! Appunto, prendo i soldi e scappo, anzi no, se resti non ti perseguono e ti fanno anche governatore, appunto, come si diceva, come di faccio sparire il malloppo 2!
Comitato Impeachment