In questi giorni aleggia un clima di soddisfazione, legittimo soprattutto dopo l’incontro al MISE di venerdì scorso e che ha visto fare un grosso passo avanti per il riconoscimento dell’area di crisi per il distretto Boiano- Isernia Venafro, aprendo ufficialmente la procedura. Il risultato è merito di un modo di rivendicare dal territorio che ha visto unite istituzioni e forze sociali e dove il sindacato confederale ha dato un sostegno fattivo e convinto.
Quello che preoccupa é come mai non si riesce a replicare questo modo di operare sulle tante vertenze aperte sul territorio. Perché sul territorio non si apre un confronto che dia continuità al documento siglato il 7 agosto 2014 ” il Molise che non si arrende” e che metta le basi per ragionare su come fronteggiare le tante situazioni di crisi aperte e aprire un confronto per stilare un patto per quelle aree. L’impressione é che in regione a crederci siano in pochi è sempre gli stessi, mentre gli altri stanno a guardare. La nostra convinzione come CISL é che se uniti affrontiamo le situazioni emergenziali presenti in regione abbiamo qualche speranza per garantire un futuro con il lavoro ai tanti ma veramente tanti che ancora speranzosi ci credono. In questa fase delicata per tutto il paese ma in maniera ancora più accentuata per la nostra regione con dati occupazionali preoccupanti e i peggiori in assoluto, serve sporcarsi le mani nelle vertenze, coerenza e coraggio in ogni decisione da prendere, in primis da parte di chi é alla guida delle istituzioni a partire dalla regione.