Riceviamo e pubblichiamo: riflessione su Guardialfiera

Nella Sentenza dei Giudici della Corte dei Conti di Campobasso, la n. 105/2015, pubblicata lo scorso 28 Dicembre si leggono testualmente a carico dei noti Sindaci del Comune di Guardialfiera, che erano stati portati a giudizio per aver erogato contributi a danno dell’ Erario, queste dichiarazioni: ” La grave trascuratezza della violazione dei doveri di servizio emerge anche alla luce della semplicità ed immediatezza dei controlli che sarebbero stati sufficienti ad evitare l’ indebita concessione”( dei contributi allo zio di uno dei Sindaci ), ed ancora ” La totale mancanza di tali semplici verifiche da parte dei Sindaci … si appalesa ancor più gravemente ove si consideri il modesto numero dei soggetti da controllare”, e poi : ” La violazione… assume connotati di particolare gravità ove si consideri che l’ indebita erogazione si è protratta per circa 6 anni raggiungendo importi ingenti”, ed in conclusione: ” Sussistono tutti gli elementi, oggettivi e soggettivi, per affermare la piena responsabilità amministrativa… in relazione alle descritte illecite condotte commissive ed omissive da essi tenute nell’ esercizio delle funzioni di Sindaci del Comune di Guardialfiera..pertanto del detto danno erariale debbono rispondere a titolo di colpa grave.”
Ed anche il tentativo dei tali Sindaci di scaricare le loro responsabilità amministrative sul Commissario Delegato, Michele Iorio, si è a prove rilevato del tutto pretestuoso e maldestro esistendo in atti una disposizione dello stesso Commissario in cui chiaramente si indica che : ” Per quanto riguarda l’ autonoma sistemazione si ribadisce l’ esclusiva competenza delle Amministrazioni Comunali cui compete la corretta applicazione e valutazione dei requisiti soggettivi ed oggettivi indispensabili per la corretta erogazione dei contributi.”
Con ciò ognuno si aspetterebbe la conseguente e giusta condanna dei tali Sindaci ed invece… sono stati assolti per prescrizione invocata dalla loro difesa, prescrizione che invece non viene normalmente richiesta da chi sa d’ essere incolpevole. In effetti la Procura si è accorta delle illecite erogazioni dei contributi dopo cinque anni dall’ ultima elargizione, troppo tardi in Italia per poter condannare anche quando gli illeciti contributi vengano provati. Non per nulla questo è sempre il Paese dell’ allegra canzonetta: ” Chi ha avuto ha avuto , chi ha dato ha dato , scrudammoce ‘o passato..”
Eppure per ben 6 anni, come viene detto in Sentenza, sono corsi ininterrotti i finanziamenti al parente del sindaco nel piccolo paese di 1000 abitanti.Ma nulla sapevano i Vigili Urbani che il beneficiato parente aveva e viveva in altra casa di sua proprietà nello stesso Comune ? E se sapevano hanno denunciato, come di dovere, alla competente autorità giudiziaria quanto di illecito negli anni constatavano ? E nulla sapevano i Consiglieri Comunali ed in particolare i laureati Consiglieri della sé dicente opposizione ?
Del resto il popolo del paese a gran maggioranza questi “benefattori” ha voluto e li ha votati, li ha più volte rivotati e si appresta nuovamente a rieleggere.
Così se dovessi rinascere e se decidessi di godere indisturbato di facili ed illeciti arricchimenti mi stabilirei in sicurezza nell’ ameno paese di Guardialfiera,in Molise,in Italia.

PIERO CALUORI V.P.D.P. –  Monòmacos

Commenti Facebook