La Polizia di Stato di Termoli nella serata di del 9 agosto, ha tratto in arresto un uomo originario di Campomarino, già noto alle Forze dell’Ordine a causa dei suoi numerosi precedenti di Polizia per resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale. L’uomo di anni 56, in preda ai fumi dell’alcol, ha prima urtato danneggiandola una vettura nel parcheggio di un distributore di benzina sito sulla SS. 16 in località Campomarino. Dopo di che, con modi spavaldi, inveiva contro la proprietaria del veicolo incidentato. All’arrivo di una pattuglia della Polizia, l’uomo, dopo aver oltraggiato gli Agenti, si asserragliava in auto cercando di fuggire. La folle corsa terminava sulla SS. 16 al Km. 548+900, quando una pattuglia tentava di bloccarlo e l’uomo andava a sbattere contro il guardrail, con l’auto in panne.
Da quel momento, non è bastato l’intervento della Polizia (giunta con tre equipaggi) e dell’Arma dei Carabinieri (sul posto con una pattuglia) per portare alla calma l’uomo che, rimanendo sempre chiuso nella sua auto, gettava materiale vario contro le Forze di Polizia, brandendo un punteruolo poi denudatosi si masturbava alla vista degli operatori.
Atteso che il punto in cui l’auto era ferma, costituiva pericolo per l’incolumità pubblica, considerato che non c’era modo di riportare l’uomo alla ragione, nonostante nel frattempo fosse intervenuto anche personale del 118, si decideva di portare con un carroattrezzi l’auto (ed il suo autista) al Commissariato P.S. di Termoli, non prima di aver assicurato le portiere con delle cinghie per evitare gesti autolesionisti.
Durante il percorso da Campomarino a Termoli, l’uomo continuava a gettare contro i veicoli in transito del materiale. All’arrivo, continuava prima in una resistenza passiva, che si trasformava in attiva nel momento in cui lanciava contro gli operanti, cipolle, bastoni, tenaglie, tronchesi, marmitte e cassette in plastica. La Polizia con l’ausilio dei Carabinieri riusciva ad immobilizzare l’uomo, tratto successivamente in arresto e messo a disposizione del P.M. di turno della Procura di Larino dott. L. Venturi. La vettura veniva sequestrata, come tutto il materiale utilizzato nel lancio contro gli operanti, due dei quali riportavano nell’intervento danni fisici refertati in cinque giorni.