“Posto che molto deve essere ancora fatto in materia di tutela della salute, nel rispetto dei principi fondamentali della Costituzione e del riparto di competenze previsto dalla legge,- afferma il consigliere regionale Scarabeo – l’importanza dell’attivazione del Registro dei Tumori o di quello delle patologie di rilevante interesse sanitario e di particolare complessità, da parte della Regione Molise deve rappresentare, l’elemento cardine della prevenzione su cui basare le azioni relative alla salvaguardia della salute pubblica. Prima entreranno veramente in funziona, prima conosceremo, se mai ce ne fosse ancora bisogno, in maniera più capillare, lo stato in cui versa l’ambiente, il terreno e l’acqua di questa regione.
Soprattutto, e permettetemelo, – continua Scarabeo – per l’Area della Piana di Venafro che più di ogni altro territorio sta vivendo un momento terribile dovuto ai pericoli derivanti dall’inquinamento. Le considerazioni e le relative richieste che provengono da molte associazioni locali che difendono l’ambiente, il territorio e la salute, non lasciano dubbi sulla necessità di intervenire sulla prevenzione di ogni forma di inquinamento che mette in serio pericolo la nostra salute. Purtroppo, il nesso causale fra emissioni inquinanti, ricoveri e decessi per tumore che si fa sempre più evidente, oltre alla correlazione sempre più stretta fra inquinamento e insorgenza di patologie tumorali, fa della Piana di Venafro un territorio ad alto rischio dove è necessario attivare ogni forma di prevenzione e controllo dell’aria, dell’acqua e del terreno.
Le iniziative intraprese dal Consiglio Regionale sul Registro dei Tumori, Registro di Patologie di rilevante interesse sanitario e di particolare complessità, dunque, potranno servire nella raccolta delle informazioni e dei dati relativi ai casi di patologie direttamente correlate alle deficienze in materia di inquinamento del nostro territorio. Questo può fornire un quadro sempre più chiaro su dove intervenire, e pur comprendendo che la situazione generale dei Registri dei Tumori in Italia, è ancora ingarbugliata, nonostante sia stata avviata la procedura di unificazione dei dati della mortalità regionale dell’ultimo decennio e quindi l’accesso ai dati sensibili a livello nazionale dei pazienti è ancora incompleto, si deve intervenire per non lasciare questo strumento in una palude burocratica che intrappola tanti nostri corregionali colpiti da malattie neoplastiche, peggio per coloro che sono costretti a curarsi in strutture extra regionali.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che il 24% del carico di malattia e il 23% di tutte le morti possono essere attribuite ai fattori ambientali. Risulta pertanto di fondamentale importanza riuscire ad incidere sulle cause ambientali delle malattie, agendo attraverso politiche coordinate (sanitarie, ambientali e di sviluppo) per ottenere miglioramenti effettivi in termini di benessere e qualità della vita dei nostri cittadini.
La promozione della salute – conclude il consigliere – e la tutela delle comunità, sono l’obiettivo prioritario delle istituzioni che a vari livelli di governo si occupano di salute pubblica: è indispensabile, quindi, che la Regione Molise, faccia di tutto per avere procedure, metodi e strumenti, attraverso cui è possibile, valutare e giudicare in merito agli effetti che l’inquinamento produce sulla salute della popolazione, ovvero di strumenti a supporto dei processi decisionali riguardanti piani, programmi e progetti in grado di intervenire prima che questi provochino danni irreparabili.”