E’ bagarre intorno alla legge di nomina del secondo Sottosegretario in Molise; un dispositivo per l’aumento degli incarichi politici, anche se pare senza grossi costi aggiuntivi per la collettività, è comunque di per sé impopolare. Ora sembra che le opposizioni in Consiglio regionale vogliano mettere in luce proprio questa impopolarità. Si parla infatti di un referendum, previsto dall’articolo 123, terzo comma, della Costituzione, per confermare o respingere la modifica dello Statuto che prevede l’introduzione del doppio Sottosegretario e le figure dei Consiglieri delegati.
La legge contestata è quella approvata lo scorso 24 luglio in Consiglio regionale con i voti di tutta la maggioranza (assente solo Nicola Cavaliere) e fortemente osteggiata da PD, 5 Stelle e Costruire Democrazia, che adesso avrebbero proprio intenzione di richiedere il referendum popolare, decisione che dovrà essere presa entro tre mesi.
Ma le opposizioni alla Regione Molise presumibilmente non faranno passare tutto questo tempo e pare che a breve ufficializzeranno pubblicamente la scelta di chiedere il referendum. In questo caso non è previsto quorum; sempre nei corridoi della politica locale sta passando l’idea che il centrodestra alla fine faccia dietro-front e ritiri la legge regionale in questione, per non rischiare un risultato schiacciante a favore della proposta delle opposizioni, che in questo momento sarebbe difficile da digerire e deleterio per gli esponenti di maggioranza.