Il 31 dicembre 2016 è scaduto il termine legislativo che precludeva la possibilità di bandire nuovi concorsi regionali archiviando un triennio che ha consentito a 130 dipendenti o dirigenti della Regione di accedere ai requisiti pensionistici antecedenti la riforma Fornero. Le misure di riordino adottate prevedevano la possibilità che dal 2017 si valutasse la funzionalità degli Uffici, dei Servizi Dirigenziali e dei Dipartimenti Apicali per rideterminare la pianta organica e procedere alla copertura dei posti vacanti. Spetta alla Giunta Regionale avviare con somma urgenza gli adempimenti amministrativi di propria competenza per superare i vuoti sempre più preoccupanti che si sono prodotti in postazioni delicate dell’Amministrazione, a partire dai Responsabili di Dipartimento, dal Direttore Generale della Salute, e da una miriade di Servizi Dirigenziali ed Uffici affidati ad interim, soppressi o accorpati, che non riescono più a reggere in una situazione di sottodotazione permanente. Se a ciò si aggiungono gli incarichi affidati a diversi Dirigenti Regionali in ruoli commissariali per Enti, Agenzie, Istituti e Consorzi, la situazione rischia di aggravarsi ulteriormente a detrimento dell’efficienza e dell’efficacia dell’azione amministrativa regionale. Il Dipartimento che gestisce il Bilancio ed il Personale è scoperto da 5 mesi ed è costretto ad operare senza un Assessore al ramo e con Servizi Dirigenziali che meriterebbero un potenziamento stante la delicatezza delle funzioni contabili e dell’organizzazione del personale. Le medesime difficoltà si registrano nel settore dell’Ambiente, del Lavoro, dell’Energia, dei Trasporti, delle Autonomie Locali e in altri comparti con conseguenti difficoltà che si scaricano sui cittadini, sugli enti e sulle imprese. Urge superare la confusione dell’assetto della pianta organica, dare certezze alla struttura ed evitare che l’intera Regione Molise resti nelle mani di una ristrettissima cerchia di dirigenti che occupano più postazioni sommando incarichi e responsabilità che mal si conciliano con la funzionalità e l’efficienza dell’amministrazione. Una pari necessità d’intervento si pone nei confronti di Enti Sub-Regionali, Aziende, Istituti e Consorzi, affidati a commissari per periodi illimitati e senza alcuna riflessione circa l’opportunità di riorganizzarli e rilanciarli, o in caso contrario di sopprimerli o accorparli. Il Consiglio Regionale non procede alle nomine di propria competenza per ragioni sconosciute ed assumendosi una pesantissima responsabilità, nel mentre la Giunta procrastina i periodi di commissariamento e tralascia i disegni di riforma dei Consorzi Industriali e di altri Enti Sub-Regionali, Istituti, Aziende o Agenzie. Al di là del progetto di riordino che si intende perseguire, si faccia in fretta e si ponga termine alla sospensione delle normali procedure di governo dell’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente, di Molise Acque, Consorzi Industriali, Consorzi di Bonifica, Enti per il Turismo, e altri.
Michele Petraroia