Ha riscosso notevole interesse e il plauso unanime dei numerosissimi presenti l’iniziativa congiunta della Regione Molise e l’Emilia Romagna presentata in seno al Forum della PA edizione 2015. Iniziativa che, in coerenza con la strategia Europa 2020, da alcuni anni promuove azioni finalizzate al potenziamento e alla qualificazione del sistema d’istruzione attraverso lo sviluppo delle tecnologie informatiche nei processi d’insegnamento e apprendimento, utilizzando vantaggi che una società digitale può comportare per il territorio il cui fulcro sono i percorsi didattici. Il tutto in considerazione che negli ultimi tre anni sono stati avviati alcuni importanti progetti i cui artefici sono stati i bambini della Scuola Elementare del II circolo di Campobasso impegnati in percorsi di E learning ed E lab con il coinvolgimento attivo e fattivo della Regione Emilia Romagna che ha fortemente abbracciato il percorso proposto dalla ventesima regione dello stivale, tant’è che a metà luglio è prevista la firma di un protocollo d’intesa tra le due regioni. Firma che rafforzerà l’intento del percorso. Il quale, è caratterizzato tra l’altro, da temi altamente costruttivi che spaziano dalla Costituzione Italiana “Di sana e robusta Costituzione”, alla prevenzione del rischio sismico “La terra trema – Il Molise e l’Emilia Romagna no” e “L’IVRE – ebbri di lettura”, coordinati dall’Avv. Alberta De Lisio, Direttore dell’Assessorato al Lavoro, Welfare, Istruzione, Formazione Università e Ricerca della Regione Molise, che con tenacia e professionalità ha implementato una sperimentazione anche in altre scuole e classi 2.0; Ecco il perché della partecipazione attiva della regione Felsinea grazie all’interesse manifestato, tradotto in azioni concrete, dall’assessore Patrizio Bianchi presente nel parterre romano dei relatori. Obiettivo dell’iniziativa: il superamento della divergenza esistente tra il linguaggio didattico e quello della società digitale, di cui i ragazzi sono protagonisti nella convinzione dell’importanza non solo didattica, ma soprattutto umana, che rende interattivo il rapporto tra insegnanti, genitori e bambini. Rapporti che, in questo momento particolarmente delicato che la scuola italiana vive, sviluppano e consolidano le competenze digitali ampiamente conseguite grazie all’incremento e la ricaduta nelle diverse aree disciplinari. Sulla base di tutto ciò si è sviluppata una sinapsi attiva favorita non solo dall’interazione on line al di fuori delle ore di presenza a scuola sotto forma di piattaforma di e-learning (Moodle), ma soprattutto quella in aula tramite l’utilizzo di tablet, lim, video camera, il Digital storytelling come strumenti di gemellaggio e di lavoro intergenerazionale. A dare forza alle iniziative le modalità di valutazione di tipo qualitativo tramite un diario on line che vede la partecipazione attiva delle insegnanti e degli allievi. Azione che prevede, la raccolta, la selezione e l’analisi dei prodotti realizzati (e-portfolio). Ruolo preponderante la modifica dell’ambiente di lavoro che ha utilizzato non solo la piattaforma tramite strumenti informatici dell’ultima generazione in dotazione a ciascun alunno, ma soprattutto l’uso trasversale delle competenze digitali. Strumenti necessari ad incrementare e supportare altre competenze quali quelle testuali, linguistiche e relazionali. Il che è servito a confrontare le esperienze e a illustrare le best practices regionali a dimostrazione che la scuola, quella con la “S” maiuscola deve essere globale senza barriere mentali o materiale, altrimenti le basi su cui si impernia vengono meno e questo per chi ha scelto di formare la classe del domani non è certamente positivo.
Massimo Dalla Torre
Regione Molise e Regione Emilia Romagna segnano un inning al Forum della PA
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