La sovranità appartiene ancora al popolo. Grazie a tutti i molisani che si sono riavvicinati al voto e a quanti hanno creduto nel nostro messaggio bocciando una riforma sbagliata. Un monito chiaro per il partito al governo della regione che dovrebbe fare le opportune valutazioni
Un risultato cercato con l’impegno e ottenuto con chiarezza. Anche il Molise ha bocciato la riforma costituzionale voluta dal trio Renzi-Boschi-Verdini. Tra quei 98.728 voti molisani a favore del No ci sono tanti, tantissimi cittadini che abbiamo incontrato nel corso del nostro MoliseTour #IoDicoNo. Migliaia di chilometri lungo le strade molisane spesi a parlare di Costituzione con il solo intento di fare il bene del Paese e difendere il potere di scelta dei cittadini.
Il messaggio alla fine è arrivato ed è questo che conta. Gli italiani si sono “ripresi” la loro Costituzione che può essere migliorata, come sempre detto in campagna elettorale, ma che non deve essere stravolta, come invece voleva fare questo progetto di riforma, e che certamente va applicata.
Il MoVimento 5 Stelle Molise vuole ringraziare tutti i portavoce e gli attivisti molisani che si sono spesi come sempre con passione e in maniera del tutto gratuita per una giusta causa. Ora vediamo cosa succede a Roma e cosa deciderà il presidente delle Repubblica. Le dimissioni del premier Renzi sembrano aprire la strada al ritorno al voto, quanto meno nei prossimi mesi. Noi ci faremo trovare pronti all’appuntamento.
Questo voto, tuttavia, sembra essere l’ennesimo campanello d’allarme per chi è al governo regionale. Forse per il Pd è arrivato il momento di fare le opportune valutazioni. Il NO fragoroso giunto dalle urne è un monito a Renzi e al suo modello. Ma governatore del Molise Paolo di Laura Frattura è il perfetto omologo renziano in regione. Il premier tende ad accentrare i poteri, detta la linea politica spesso senza ascoltare il Parlamento; allo stesso modo il presidente agisce tenendo altrettanto spesso allo scuro sia il Consiglio regionale che la sua stessa maggioranza. Dunque se il voto è stato una bocciatura per il presidente del Consiglio dei ministri e il suo operato sarebbe giusto che anche il governatore della nostra Regione ne tenga conto. A questo punto non ci resta che attendere che si torni al voto.
Il Pd si è spaccato anche in questo caso. Non è un bel segnale per una regione che continua a soffrire di problemi cronici: lavoro, sanità e viabilità solo per citare quelli più conosciuti. Su queste criticità il MoVimento 5 Stelle Molise non ha smesso di lavorare nel corso della campagna referendaria e sulle stesse continuerà ad impegnarsi con la stessa convinzione di sempre.
“Volevano toglierci la Sovranità ma noi abbiamo risposto con la Democrazia e difeso la nostra Costituzione con la partecipazione!”, ha detto Patrizia Manzo. “L’Italia ha risposto. E non sono felice perché ha risposto come speravo, ma sono felice perché lo ha fatto a gran voce”, ha spiegato Antonio Federico.
I cittadini sono dalla nostra parte e premiano il nostro impegno. La sovranità appartiene ancora al popolo, è l’unica cosa che conta.