Negli scorsi giorni si è costituito il gruppo “Qui si muore – sos Molise”, un coro di voci, cittadine e istituzionali, che mira ad ottenere un intervento forte da parte dello Stato a sostegno della nostra regione, in questo momento di oggettiva criticità sanitaria e sociale.
Riteniamo che sia importante avanzare richieste collettivamente, unire le diverse realtà e soggettività attive nella nostra regione, per ottenere maggiore incisività.
Allo scopo di sollecitare un intervento nazionale concreto, abbiamo stretto contatti con diverse testate giornalistiche nazionali. Ricordiamo a tutti che ogni iniziativa è vitale.
In questi giorni abbiamo appoggiato attività di diversa matrice, come la raccolta firme promossa dalla Casa dei Diritti (https://www.change.org/p/presidenza-del-consiglio-dei-ministri-governo-italiano-petizione-per-avocazione-delle-funzioni-di-soggetto-attuatore-della-protezione-civile) e le richieste dei lavoratori del nucleo industriale di Termoli in merito alla chiusura delle attività produttive non essenziali.
Oggi chiediamo agli amministratori locali, ai Sindaci di tutti i Comuni molisani, di disporre, con rispetto e dignità, nella giornata di venerdì 26 febbraio, il lutto cittadino.
Un gesto simbolico che ci auguriamo possa indirizzare l’attenzione nazionale sulla particolare e tragica realtà che il Nostro Molise vive in queste ore. Spingiamo affinché i cittadini tutti si uniscano per affrontare insieme le prossime sfide.
Uniti siamo più forti, uniti siamo una sola grande comunità molisana. Perché la sanità è un diritto di ognuno.
Qui si muore – sos Molise
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