Il Rapporto Rifiuti Urbani, è giunto alla diciassettesima edizione, ed è frutto di una complessa attività di raccolta, analisi ed elaborazione di dati da parte del Servizio Rifiuti dell’ISPRA, in attuazione di uno specifico compito istituzionale previsto dall’art. 189 del d.lgs. n. 152/2006. Il Rapporto Rifiuti Urbani – Edizione 2015 fornisce i dati, aggiornati all’anno 2014, sulla produzione, raccolta differenziata, gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti di imballaggio, compreso l’import/export, a livello nazionale, regionale e provinciale. Riporta, inoltre, le informazioni sul monitoraggio dell’ISPRA sui costi dei servizi di igiene urbana e sull’applicazione del sistema tariffario. Infine, presenta una ricognizione dello stato di attuazione della pianificazione territoriale aggiornata all’anno 2015.
Cosa emerge dal rapporto:
L’Italia ha prodotto quasi 30 milioni di tonnellate di rifiuti nel 2014, in leggera crescita (+0,3 per cento) rispetto al 2013, dopo tre anni in cui era stata registrata una riduzione complessiva di quasi 3 milioni di tonnellate. I dati però sono diversi su territorio: nel Nord la produzione di rifiuti è aumentata dell’1,4 per cento, mentre continua a scendere al Centro dello 0,3 per cento e al Sud dello 0,9 per cento. Poi si notano significative differenze regionali: La crescita maggiore nel dato di produzione si osserva per le Marche (+4,2%) e per il Piemonte (+2,3%), seguite, con un +1,8%, da Emilia Romagna e, con un aumento tra l’1% e l’1,5%, da Umbria, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria e Lombardia. Le regioni che fanno rilevare la maggior contrazione sono la Basilicata (-3,1%), il Lazio (-2,5%), il Molise e la Calabria (-2,4% per entrambe). Con sei anni di ritardo, l’Italia ha raggiunto nel 2014 l’obiettivo del 45,2% di raccolta differenziata (13,4 milioni di tonnellate), segnando un aumento del 3% rispetto al 2013.
Sono 14 le province che nel 2014, presentano livelli di raccolta al di sopra del target del 65%. 11 sono localizzate nel Nord Italia (5 in Veneto, 2 in Piemonte, 1 in Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Emilia Romagna) 1 nel Centro (Marche) e 2 nel Sud (Campania e Sardegna).
I livelli più elevati di raccolta differenziata si rilevano per la provincia di Treviso, che nel 2014 supera l’80% (81,9%), e per quella di Pordenone, con il 76,8%. Al di sopra del 70% si collocano anche Mantova (la cui percentuale passa dal 69,7% del 2013 al 76,5% del 2014), Belluno (72,8%) e Trento (71,3%).
I più bassi livelli di raccolta differenziata, inferiori al 10%, si osservano, invece, per le province siciliane di Enna (6,1%), Palermo, Siracusa (entrambe al 7,8%) e Messina (8,4%).
I dati sono visibili e scaricabili su sito Ispra