La carenza di personale nei Punti Nascita di Termoli e Campobasso sta diventando sempre più preoccupante e l’Asrem deve muoversi perché la materia è di sua competenza e perché in ballo c’è il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza.
Alla Pediatria-Nido di Termoli – afferma Angelo Primiani – in passato si è sempre riusciti a tamponare la carenza di personale grazie all’attività libero-professionale, a convenzioni con la FIMP per Pediatri di libera scelta in ospedale e all’attività aggiuntiva di personale dipendente Asrem. Ma quest’anno non è stato assunto alcun dirigente medico specialista e neppure specializzandi a tempo determinato, in assenza di convenzioni con le Università di provenienza.
Al 1° gennaio erano in organico quattro Dirigenti medici che riuscivano con attività aggiuntiva a coprire il turno h24 ogni giorno, ma presto andranno via altri due dirigenti medici, uno dal 1° luglio e un secondo dal 15 agosto 2020. Quindi, a meno di soluzioni organizzative immediate e disponibilità proveniente dal nuovo bando, l’organico si ridurrà a soli due Dirigenti medici rendendo impossibile la copertura h24.
Questo stato di cose è assurdo – continua Primiani – alla luce di quanto denunciavo già mesi fa: la lentezza e l’inefficienza degli apparati amministrativi Asrem impediscono di assumere chi vince i concorsi. Un esempio è legato proprio al bando per l’assunzione di cinque Dirigenti medici specialisti in Pediatria con competenza in Neonatologia. Bando pubblicato a luglio 2019, graduatorie approvate addirittura a gennaio 2020, presa d’atto della graduatoria a marzo 2020, ma dopo un anno i medici non sono stati ancora assunti.
Così alcuni vincitori del concorso, non avendo mai ricevuto da comunicazioni da Asrem, sono andati a lavorare con Aziende sanitarie in altre regioni. Intanto, il 14 aprile scorso, la stessa Asrem pubblica un nuovo avviso sempre per medici specialisti in Pediatria, in pratica ripropone lo stesso bando che ha già una graduatoria, ma che non è mai stato portato a compimento. Un’assurdità visto che il Punto Nascita di Termoli rischia la chiusura proprio a causa della carenza di personale.
Ma oltre alla denunce, voglio ricordare – continua il Consigliere regionale – che qualche settimana fa, tramite una nostra mozione, sul Punto Nascita di Termoli il Consiglio regionale ha impegnato il governatore Toma ad attivare, tramite Asrem, il protocollo STEN sul trasporto neonatale di emergenza-urgenza oltre che a ripristinare ed integrare la dotazione strutturale e tecnologica.
Ma anche a Campobasso la situazione è difficile. Nel capoluogo si segnala grave carenza di personale della Neonatologia-TIN-STEN, quindi Terapia intensiva neonatale e Servizio di trasporto in emergenza neonatale. Anche in questo caso il personale è insufficiente a causa del blocco decennale del turn-over e alla mancata assunzione di neonatologi con i concorsi 2019 e 2020. Inoltre manca una convenzione con le reti perinatali di Abruzzo e Puglia nonostante le richieste formali. Nel 2019 la Neonatologia-TIN di Foggia aveva dato disponibilità, salvo poi farsi indietro. Anche l’Ospedale di S. Giovanni Rotondo, in passato disponibile per le emergenze a copertura del Punto Nascita di Termoli, ha dichiarato la propria indisponibilità.
Intanto l’Asrem latita invece di attivarsi. Non c’è più tempo da perdere perché la carenza di personale diviene ancor più critica in estate e perché non possiamo chiedere agli operatori un’estate senza almeno 15 giorni consecutivi di ferie, come previsto per legge. Ma anche perché i protocolli STEN e la Neonatologia concorrono al punteggio per il rispetto dei LEA che, davanti a questi numeri, sono certamente a rischio.