Con i Decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 4, dell’8, del 9 e dell’11 marzo 2020, sono state disposte misure per il contrasto ed il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19 sul presupposto dell’evolversi della situazione epidemiologica dal carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia e dell’incremento dei casi sul territorio nazionale.
L’ultimo DPCM dell’11 marzo 2020, ha disposto la sospensione delle attività commerciali al dettaglio, con esclusione di alcune tipologie di esercizi tra cui farmacie e parafarmacie, con l’avviso di esercitare l’attività garantendo il rispetto della “distanza di sicurezza interpersonale di un metro”
Considerato ciò e tenuto conto che, a seguito di particolari situazioni, possono non essere attuabili, da parte delle farmacie, le misure atte al contenimento del contagio, il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, ha emanato un’apposita ordinanza che prevede misure urgenti, straordinarie e temporanee a tutela della pubblica incolumità e dell’igiene e salute pubblica che consentano ai titolari delle farmacie cittadine di rispettare e far rispettare la misura della distanza interpersonale e delle altre misure igienico-sanitarie prescritte al fine di evitare la diffusione del contagio e, al tempo stesso, di garantire l’essenziale ed imprescindibile prosecuzione del servizio.
L’ordinanza sindacale pubblicata, permette ai titolari di sedi farmaceutiche, in deroga alle disposizioni normative regionali in materia, di adottare le misure più idonee a garantire il rispetto della normativa nazionale avente ad oggetto l’emergenza epidemiologica Covid-19, compresa la possibilità di rendere il servizio di assistenza farmaceutica a “battenti chiusi”, anche negli orari di apertura al pubblico, oltre che quando le farmacie sono di turno, dandone opportuna evidenza all’esterno con specifico e visibile materiale informativo per l’utenza.