Isolamento, disagio, distacco dalle giovani generazioni, scarso inserimento nella società moderna. In Molise la vita degli anziani non è affatto facile. Così il Piano Sociale di Zona Riccia-Bojano ha studiato il caso, ne ha misurato i dettagli, i problemi ma soprattutto le finalità, e in collaborazione con ABC FORM s.r.l.s. ha messo in piedi il progetto ‘Memoria e futuro: generazioni a confronto’ che parte mercoledì 13 novembre. Va sottolineato qualche dato: nel territorio dell’ATS Riccia-Bojano, in base a una dettagliata analisi realizzata, risiedono quasi 10.000 ultra-sessantacinquenni. “Quindi – spiega Micaela Fanelli, presidente del PSZ e responsabile del progetto – sul territorio risulta risiedere un numero elevato di anziani che spesso si trovano a vivere una condizione di isolamento e di disagio perché poco inseriti nella nostra moderna società”.
E tra i principali motivi che, negli anziani, possono generare problematiche che influenzano e peggiorano la loro vita sociale e la loro autonomia, registriamo l’arrivo dell’età pensionabile, con la conseguente uscita dal processo produttivo, e il costante e rapido sviluppo delle nuove tecnologie.
“Ecco perché – afferma Fanelli – abbiamo deciso di realizzare interventi mirati per prevenire l’isolamento e per migliorare la qualità della vita dei soggetti che vivono la terza età”. Del resto, proprio a Riccia per la prima volta l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Fanelli sta realizzando con altri Comuni del Fortore il progetto ‘Albergo diffuso: borgo del benessere’ che vede la creazione di un sistema di accoglienza diffuso, specializzato nell’assistenza socio-sanitaria e nel turismo sociale, per la promozione della salute e del benessere degli anziani.
“Il progetto ‘Memoria e futuro: generazioni a confronto’ – spiega Fanelli – sarà un lavoro di rete tra Comuni, scuole, associazioni che operano nel sociale, e professionisti come psicologi, assistenti sociali, tecnici della riabilitazione psichiatrica ed educatori. Siamo molto soddisfatti perché prevediamo il coinvolgimento di circa 700 anziani e circa 300 studenti”.
Gli obiettivi del progetto sono ben definiti e di fondamentale importanza: incrementare il dialogo intergenerazionale; favorire l‘integrazione sociale, attraverso interventi per facilitare la vita di relazione degli anziani, nonché per offrire sostegno ed azione di stimolo al mantenimento dei contatti sociali e delle autonomie individuali; contrastare l’isolamento, attraverso il potenziamento delle relazioni interpersonali e della conoscenza delle nuove tecnologie di comunicazione; stimolare le abilità residue, migliorare l’attenzione, la concentrazione, la creatività, il senso di identità e la consapevolezza di sé e dell’altro. E ancora, aggiunge Fanelli, “motiveremo l’anziano alla ricerca di nuove informazioni e di nuove capacità che lo rendano consapevole ed allo stesso tempo autonomo nella società moderna. Miglioreremo la sua qualità della vita, l’autonomia, l’autostima e le capacità relazionali intergenerazionali. Inoltre, li coinvolgeremo rendendoli parte attiva nel trasferire ai giovani i valori, le conoscenze della società in cui giovani e anziani convivono, e a custodire la memoria storica del proprio paese”.
Gli utenti interessati sono gli ultrasessantacinquenni residenti nei comuni rientranti nell’Ambito Territoriale Sociale di Riccia/Bojano, ma anche i ragazzi di alcune classi delle scuole medie inferiori presenti nei Comuni che intendono essere coinvolti in azioni finalizzate allo sviluppo della solidarietà intergenerazionale. Nello specifico, sono stati coinvolti i comuni e le scuole medie inferiori presenti sul territorio: Riccia, Bojano, Campodipietra, Cercemaggiore, Guardiaregia, Jelsi, Gambatesa, Pietracatella, San Giuliano del Sannio, Sepino, San Massimo, San Polo Matese, Sant’Elia a Pianisi, Spinete, Toro.
Le iscrizioni per partecipare al progetto sono aperte: è possibile rivolgersi presso l’Ufficio sociale dei Comuni dell’Ambito territoriale. Per qualsiasi informazioni, è attivo il numero 333 1150808 e l’indirizzo e-mail: memoriaefuturo@abcform.it. Le attività previste dal progetto sono: incontri di gruppo finalizzati allo scambio intergenerazionale; gli anziani riporteranno ai ragazzi il proprio racconto corredato da immagini, foto eo elaborati autoprodotti relativi alle tradizioni, i giochi popolari, le favole e i racconti leggendari del proprio paese. Potranno trasferire ai ragazzi le loro conoscenze relative ai vecchi mestieri, le fiere, le tradizioni locali, la memoria storica del proprio paese. Ancora, attività di potenziamento neurocognitivo di gruppo per gli anziani (ne saranno coinvolti 30 per ogni comune), e valutazione neurocognitiva pre e post intervento di potenziamento cognitivo.