Il presidente della Regione Molise, Donato Toma, informa che il Dipartimento della Protezione civile ha comunicato che il rientro incontrollato in atmosfera del secondo stadio del vettore PRC CZ5B potrebbe interessare il settore centro-meridionale del territorio nazionale.
La caduta dei frammenti è al momento prevista nella notte tra sabato 8 e domenica 9 maggio p.v. (09/05/2021 00:24:06 UTC +/-361 minuti) all’interno della fascia di dispersione -41,5°S e+ 41,5°N, che ricomprende anche il territorio nazionale delle regioni Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. La finestra temporale e le traiettorie di impatto al suolo saranno definite con maggiore precisione nelle prossime ore.
Il Tavolo tecnico, integrato dalle Regioni interessate, sta attuando un continuo monitoraggio della situazione fino all’effettivo rientro del vettore sulla Terra, e in tale contesto l’Agenzia spaziale italiana continuerà a curare la fase di organizzazione e interpretazione dei dati avvalendosi del supporto delle altre componenti del Tavolo al fine di fornire al Dipartimento della Protezione civile tutte le informazioni disponibili ed una sintesi completa ed aggiornata delle situazioni in atto.
Si ricorda che eventi di questo tipo e casi reali di impatto sulla Terra, e in particolare sulla terraferma, sono assai rari e, pertanto, non esistono comportamenti di autotutela codificati in ambito internazionale da adottare a fronte di questa tipologia di eventi, tuttavia, sulla base delle informazioni attualmente rese disponibili dalla comunità scientifica, è possibile fornire, pur nell’incertezza connessa alla molteplicità delle variabili, alcune indicazioni utili alla popolazione affinché adotti responsabilmente comportamenti di autoprotezione qualora si trovi nei territori potenzialmente esposti ad un eventuale impatto:
• è poco probabile che i frammenti causino il crollo di edifici, che sono da considerarsi più sicuri rispetto ai luoghi aperti. Si consiglia, comunque, di stare lontani dalle finestre e porte vetrate;
• i frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti, così determinando anche pericolo per le persone; non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle singole strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici;
• all’interno degli edifici i posti strutturalmente più sicuri dove posizionarsi nel corso dell’eventuale impatto sono, per gli edifici in muratura, sotto le volte dei piani inferiori e nei vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi), per gli edifici in cemento armato, in vicinanza delle colonne e, comunque, in vicinanza delle pareti;
• è poco probabile che i frammenti più piccoli siano visibili da terra prima dell’impatto;
• alcuni frammenti di grandi dimensioni potrebbero sopravvivere all’impatto e contenere idrazina. In linea generale, si consiglia a chiunque avvistasse un frammento di non toccarlo, di mantenersi a una distanza di almeno 20 metri e di segnalarlo immediatamente alle autorità competenti.