Protezione Civile e volontari al centro dell’incontro con i funzionari del Dipartimento nazionale

72 associazioni di volontariato di Protezione Civile, provenienti da tutta la Regione, hanno partecipato all’incontro a Campobasso, promosso dal CSV Molise e dall’Avis “Nicola Scarano”. Al centro dell’appuntamento la sicurezza dei volontari alla luce del decreto legislativo 81/2008, che ha stabilito come anche nei riguardi delle organizzazioni di volontariato di protezione civile si applichino le disposizioni del testo unico sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Ad illustrarne i contenuti e gli obblighi (con particolare riferimento a quelli in capo ai presidenti e legali rappresentanti delle associazioni) due funzionari del Servizio Volontariato del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, il dottor Massimo La Pietra e il dottor Roberto Giarola, moderati nei loro interventi dal Coordinatore Tecnico Nazionale della Protezione Civile dell’Avis Eugenio Astore.

I lavori si sono aperti con il saluto ai partecipanti del dottor Angelo Del Gesso, funzionario del settore Volontariato della Protezione Civile del Molise, il quale ha ricordato la rilevanza della sicurezza degli operatori negli scenari operativi di intervento, sottolineando l’importanza delle associazioni di Volontariato nella riorganizzazione in atto nella Protezione Civile della Regione Molise.

A seguire, Massimo La Pietra ha illustrato il perimetro normativo delle funzioni e delle azioni riguardanti le associazioni di volontariato incardinate nel sistema nazionale della Protezione Civile, sviluppato a partire da tre capisaldi.
L’articolo 3, comma 3-bis, del decreto legislativo n. 81/2008, che ha stabilito come anche nei riguardi delle organizzazioni di volontariato di protezione civile – compresi i volontari della Croce Rossa Italiana e del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico e i volontari dei Vigili del Fuoco – le disposizioni del testo unico sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro sono applicate tenendo conto delle particolari modalità di svolgimento delle rispettive attività; il decreto interministeriale di attuazione del 13 aprile 2011; il decreto del Capo del Dipartimento della Protezione Civile del 12 gennaio 2012 nel quale vengono definite le modalità della sorveglianza sanitaria per i volontari di protezione civile e vengono condivisi gli indirizzi comuni su scenari di rischio di protezione civile e compiti dei volontari, controllo sanitario di base e formazione.

“In Molise, così come in tutta Italia, il Dipartimento Nazionale sta promuovendo incontri tesi a fare il punto sulle normative a tutela della salute e della sicurezza dei volontari – ha affermato Roberto Giarola – le disposizioni del decreto 81, infatti, vanno conosciute ed applicate, perché la sicurezza non è una patente che si mette in tasca, ma un’attenzione costante nell’operatività di tutti i giorni. I pilastri di questo sistema sono quelli della formazione, informazione, addestramento ed uso dei dispositivi di protezione individuale. L’insieme di queste tre misure mette in sicurezza l’operatività del Volontariato”.

“La risposta a questo appuntamento fornita dalle 72 associazioni molisane presenti credo sia assolutamente positiva – il giudizio finale del Coordinatore tecnico nazionale dell’Avis Eugenio Astore – il Centro di Servizio per il Volontariato del Molise, insieme all’Avis, hanno voluto fortemente questo incontro e siamo già a lavoro per un nuovo momento di informazione e formazione con il Capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, per una tavola rotonda alla quale inviteremo non solo le organizzazioni di volontariato operanti in Molise, ma anche gli amministratori regionali e locali.
È importante ricordare che non ci si improvvisa volontari, men che meno in un delicato settore come quello della Protezione Civile, per questo a breve promuoveremo corsi di secondo livello per i nostri volontari, al fine di qualificarli sempre di più, rendendo la loro preziosa opera sempre più sicura”.

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