Come era prevedibile, ha avuto grande successo l’evento voluto dal “Gruppo tassisti di Roma per il territorio e l’ospedale interregionale di Agnone” che si è svolto sabato 9 maggio mattina. Giunti dalla Capitale, i numerosi tassisti romani ma di origine altomolisana e altovastese sono stati accolti con entusiasmo e con un rinfresco a Villacanale dall’omonima associazione culturale, che ha affiancato i promotori Tonino Schiappoli e Arnaldo Sabelli assieme ad altri sodalizi che da tempo si battono per la salvezza del “San Francesco Caracciolo”.
Poi (scortato da Polizia Stradale, Carabinieri e Vigili Urbani) il lungo corteo dei taxi bianchi ha percorso i 6 km verso Agnone, dove ha effettuato un silenzioso, devoto e riconoscente “inchìno” alla struttura ospedaliera. Quindi, la sfilata è proseguita lungo il corso ed il centro storico della cittadina altomolisana, concludendosi in piazza Unità d’Italia, dove, sull’apposito palco, si sono avvicendate le maggiori figure di tale manifestazione, presenti le telecamere del TGR Rai, di Telemolise e di Teleregione oltre a tutti i giornalisti della stampa non soltanto regionale sia cartacea che internet, segno che l’evento ha suscitato tanto interesse anche al di fuori dal Molise. Infatti, in tanti anni di lotte in ogni parte d’Italia per contrastare i tagli alla sanità pubblica, non si era mai vista una simile manifestazione indetta da una categoria di persone che, come i tassisti romani, pur essendo originari di queste zone, vivono e lavorano altrove ma hanno sentito la forte esigenza di contribuire a difendere l’ospedale dei loro nonni e dei genitori.
All’incontro erano presenti i sindaci dei comuni di Agnone, Pescopennataro, Belmonte del Sannio, Schiavi di Abruzzo, Poggio Sannita (con fascia tricolore e gonfaloni) ed il vescovo della diocesi di Trivento, mons. Domenico Scotti. Costoro si sono avvicendati nel prendere la parola per salutare i tassisti e le tante persone (alcune venute pure dai paesi vicini) che occupavano quasi tutta la grande piazza antistante la monumentale chiesa di Santa Maria di Costantinopoli. Hanno preso la parola pure i rappresentanti delle tante associazioni che hanno aiutato i tassisti di Roma a realizzare con vero successo tale evento e sono intervenuti con veemenza anche alcuni tassisti provenienti dalla Capitale. Tutti hanno riferito sullo stato delle cose per impedire che l’ospedale agnonese venga ancora più fortemente penalizzato dai tagli. Tutti gli interventi hanno riconosciuto la necessità di un potenziamento di questa essenziale struttura sanitaria che per oltre sessanta anni ha sopperito, con efficienza e con i conti economici assai contenuti sempre in attivo, alle esigenze della popolazione di queste montagne di confine tra Abruzzo e Molise così tante disagiate. Tutti si sono impegnati a proseguire, con ogni mezzo legale e democratico, la lotta per il diritto alla salute fino alla vittoria.
Per dovere di cronaca, si riferisce di un acceso diverbio tra il sindaco di Agnone Michele Carosella, assecondato dal suo vice Maurizio Cacciavillani, con il sindaco di Pescopennataro Pompilio Sciulli che stava parlando anche nella sua qualità di presidente dell’ANCI-Molise. Inspiegabilmente ed improvvisamente, Carosella si è alzato dalla sedia sita in prima fila, si è tolto la fascia tricolore ed ha abbandonato, in modo assai plateale e stizzito, “la piazza dei tassisti”, i quali sono rimasti sbalorditi e delusi, assieme a tutte le persone presenti. Infatti nessuno si sarebbe mai potuto aspettare che un’autorità così rappresentativa, come il sindaco che avrebbe dovuto fare fino in fondo gli “onori di casa”, facesse un gesto così clamoroso. Tuttavia tale “incidente politico” come è stato definito dalle parti in diverbio, pur turbando gli animi, non ha tolto importanza, significato e validità all’evento così tanto originale e così tanto apprezzato dalla gente.
I tassisti di Roma hanno dato appuntamento per un’altra loro manifestazione di sostegno all’ospedale Caracciolo con una sfilata di numerose auto d’epoca che avrà luogo in Agnone domenica pomeriggio 16 agosto 2015, quando ci saranno anche villeggianti, turisti ma anche altomolisani emigrati in ogni parte del mondo, poiché anche costoro dovranno prendere maggiore coscienza della necessità di trovare un ospedale efficiente che dia garanzie per tutti quelli che ci vivono ma anche per chi decide di venire qui per soggiornare.
Domenico Lanciano