La legge di iniziativa popolare sul “Fine vita” è bloccata in Parlamento dal 13 dicembre 2013. In Italia sono tanti i malati terminali che trascorrono i loro ultimi giorni in preda ad indicibili sofferenze fisiche e morali spesso condivise anche dai familiari che li assistono. In proposito, sono stati diversi gli appelli al Parlamento per calendarizzare e discutere il provvedimento, a cominciare dal Presidente Emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, che nel marzo 2014 lanciò, senza esito, un monito alle Camere. L’ultimo appello, accorato, all’attuale Capo dello Stato, Sergio Mattarella, è arrivato dal fondatore di Possibile, Pippo Civati e da Massimo Fanelli, colpito dalla Sla tre anni fa e da sempre in prima linea per la calendarizzazione della legge che regolamenta il rifiuto dei trattamenti sanitari che prolungherebbero, ulteriormente e inutilmente, il dolore fisico e morale al malato e ai familiari che lo assistono.
“Sabato 7 novembre dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20 e domenica 8 novemvbre dalle 10 alle 13 saremo in piazza Municipio a Campobasso – ha annunciato il consigliere provinciale di Possibile, Michele Durante – per raccogliere firme per la petizione da presentare alla Camera per la proposta di legge di iniziativa popolare sul ‘Fine vita’ e informeremo i cittadini sull’iter e i contenuti del provvedimento arrivato in Parlamento quasi due anni fa, sottoscritto da 70mila cittadini, e non ancora discusso. Eppure, basterebbe l’assenso dei capigruppo di maggioranza per avviare l’iter e la presidente della Camera, Laura Boldrini, ha già assicurato il suo impegno in questo senso. In questo modo – ha concluso Durante – vogliamo assicurare solidarietà alle famiglie che soffrono insieme ai loro cari e, ai malati terminali, il diritto e la dignità di autodeterminarsi fino agli ultimi istanti di vita”.