Promuovere la cultura della prevenzione per evitare i morti sul lavoro

Gli infortuni sul lavoro sono sempre più in aumento, l’analisi dell’Inail riporta che; le denunce di infortunio con esito mortale nei primi sette mesi del 2024 sono state 18 in più rispetto alle 559 registrate nello stesso periodo del 2023, otto in più rispetto al 2022, 22 in meno sul 2019, 139 in meno sul 2020 e 100 in meno sul 2021.

Rapportando il numero morti-occupati (dati Istat) nei vari periodi, si nota che, mentre, l’incidenza scende da 2,59 decessi ogni 100mila occupati del 2019, a 2,40 del 2024 (-7,3%), invece aumenta dello 0,8% rispetto al 2023 (da 2,38 a 2,40).

Nel settore industria e servizi le denunce mortali sono  salite da 484 del 2023 a 486, nell’agricoltura da 59 a 71 e per il Conto Stato da 16 a 20, 79 decessi nelle costruzioni (contro i 58 del 2023), 55 nel comparto manifatturiero (51 nel 2023), 32 nel commercio (come nel 2023) e 22 nel noleggio e servizi di supporto alle imprese (20 nel 2023), trasporto e magazzinaggio registra 46 decessi denunciati contro i 61 del 2023.

Le analisi territoriale vedono incrementi nel Nord-Est (da 120 a 127), nelle Isole (da 44 a 65), al Centro (113 decessi in entrambi i periodi) e al contrario nel Nord-Ovest (da 155 a 154) e al Sud (da 127 a 118).

Diminuiscono le denunce dei lavoratori italiani (da 456 a 447) e aumentano quelle degli extracomunitari (da 79 a 98) e dei comunitari (da 24 a 32).

L’analisi per classi di età evidenzia inoltre incrementi delle denunce tra gli under 15 (da 1 a 2 casi), tra i 20-24enni (da 25 a 29), tra i 35-39enni (da 34 a 39), tra i 45-59enni (da 250 a 269), tra i 65-69enni (da 32 a 40) e tra gli over 74 (da 7 a 12) e riduzioni tra i 15-19enni (da 11 a 9), tra i 25-34enni (da 57 a 47), tra i 40-44enni (da 48 a 43) e tra i 60-64enni (da 81 a 72).

Le denunce di malattia professionale protocollate all’Inail nei primi sette mesi del 2024 sono state 54.471, 10.038 in più rispetto allo stesso periodo del 2023 (+22,6%),del 50,6% rispetto al 2022, del 60,8% sul 2021, del 116,1% sul 2020 e del 41,5% sul 2019.

I dati rilevati a luglio mostrano incrementi nell’ Industria e servizi (+23,1%, da 36.654 a 45.112 casi), Agricoltura (+21,1%, da 7.365 a 8.921) e Conto Stato (+5,8%, da 414 a 438).

L’incremento delle patologie denunciate interessa le Isole (+36,4%), il Sud (+30,0%), il Centro (+19,4%), il Nord-Est (+17,0%) e il Nord-Ovest (+13,1

L’aumento ha interessato sia lavoratori italiani, da 40.855 a 49.843 (+22,0%), sia comunitari, da 1.079 a 1.434 (+32,9%), e di extracomunitari, da 2.499 a 3.194 (+27,8%).

Per prevenire gli infortuni servirebbe più formazione, più prevenzione, più personale, più controlli e più cultura della sicurezza, soprattutto meno subappalti a cascata, se si vogliono ridurre o annullare gli incidenti.

L’Inail mette a disposizione 14 milioni di euro, con un bando pubblicato in Gazzetta ufficiale, per il finanziare progetti integrati di formazione e informazione finalizzati alla prevenzione di infortuni e malattie professionali, con particolare riguardo alle azioni di sensibilizzazione rispetto ai rischi nuovi ed emergenti.

I fondi sono distribuiti su quattro ambiti tematici, con stanziamento di tre milioni e mezzo di euro.

Il primo riguarda le prospettive attuali e future di valutazione e azione rispetto alla prevenzione dei rischi psicosociali, il secondo, il ruolo delle figure coinvolte nelle attività di prevenzione e tutela nell’ambito dei Pcto-Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, il terzo i cambiamenti climatici e la sostenibilità ambientale e sociale, e il quarto il personale viaggiante nella logistica, dai rischi della nuova mobilità ai trasporti e agli spostamenti in itinere.

Destinatari dei finanziamenti sono gli organismi paritetici e le organizzazioni sindacali nazionali dei datori di lavoro e dei lavoratori, che possono partecipare anche in forma aggregata e attraverso strutture formative o società di servizi.

Gratta Gratta alla fine vengono fuori gli interessi.

Al Tavolo ministeriale avevo pregato il ministro di bloccare soprattutto gli appalti e subappalti a cascata dove si annidano insicurezza e recupero costi, ma gratta, gratta alla fine vengono fuori interessi che portano verso la distribuzione di soldi-soldi-soldi, e cosi’,soddisfacendo i desiderata di sindacati e parti datoriali,e come diceva la povera nonna mia; chi muore tace e chi vive si da pace.

Alfredo Magnifico

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