Nella mattinata di ieri il Consiglio, (avviatosi successivamente alla conferenza stampa tenuta dal Presidente della Giunta, Paolo Frattura), dopo le comunicazioni di rito del Presidente Vincenzo Niro e dopo il rinvio (hanno votato contro i rappresentanti del Movimento cinque stelle, Manzo e Federico) dei primi quattro punti, richiesto, rispettivamente, i primi due dal consigliere relatore Di Pietro e il terzo e quarto dal consigliere relatore Totaro, si è occupato esclusivamente dell’argomento iscritto al quinto punto dell’ordine del giorno, una mozione urgente, a firma dei consiglieri Monaco, Ciocca, Sabusco, Ioffredi, Manzo, Fusco Perrella, Lattanzio, Iorio, Di Nunzio, Micone e Federico, intesa ad impegnare il Presidente della Giunta regionale a sottoporre al Consiglio regionale il Piano delle opere viarie derivante dal recupero e riprogrammazione delle risorse Fsc 2007-2013.
L’argomento è stato introdotto dal consigliere Monaco, primo firmatario della mozione, che ha chiesto all’assessore ai trasporti Pierpaolo Nagni di relazionare sul piano di opere inerenti la viabilità regionale, da mettere in cantiere nei prossimi dodici mesi, per un importo totale di 91 milioni di euro, presentato ai cittadini lo scorso otto gennaio, unitamente al Presidente della Giunta Frattura
Lo stesso Piano – si legge, tra l’altro, nella mozione “non è stato condiviso né con il Consiglio regionale né con gli amministratori locali o le Province” e che non “è stato previsto alcun impegno per una tratta importante come quella di collegamento tra la Strada Statale 650 (Fondo valle del Trigno) e la strada statale 652 (Fondo valle Sangro) che garantirebbe all’Alto Molise di collegarsi in pochissimo tempo alla vicina Regione Abruzzo raggiungendola con un risparmio di tempo notevole.
Con la mozione, come detto, si punta ad impegnare il Presidente della Giunta e l’assessore ai Trasporti a discutere con l’intero Consiglio regionale il Piano al fine di:
-mettere a punto una programmazione degli interventi sulla viabilità seria ed efficace tenendo conto delle esigenze dell’intero territorio regionale;
-prevedere la cantierabilità dell’opera di raccordo tra la SS 650 (Trignina) e la SS 652 al fine di garantire al territorio dell’Alto Molise una rapida via di accesso ai servizi necessari, come quello sanitario, ed uscire così da un isolamento che attanaglia quel territorio da troppi anni, condannandolo allo spopolamento e quindi alla morte;
-garantire a tutti i cittadini della regione lo spostamento da un territorio ad un altro attraverso una viabilità sicura, moderna, efficiente, senza alcuna discriminazione tra le aree molisane.
Sull’argomento sono intervenuti il consigliere Federico e l’ex governatore Iorio, che hanno evidenziato la necessità di coinvolgere sulla questione l’intero Consiglio e portare al vaglio dell’assemblea il Piano al fine di una riprogrammazione degli interventi. “E’ bene portare il Piano in Consiglio – hanno detto – per esaminarlo ed eventualmente modificarlo per approvarlo insieme”. E’ toccato all’assessore ai trasporti, Nagni, fare un’ampia panoramica sul settore (trasporto su gomma, su ferro, metropolitana leggera, autostrada etc.), rispondendo agli interventi di Federico e Iorio e affermando, in conclusione, come “l’occasione ha dato la possibilità al Governo regionale di chiarire il quadro programmato nel quale insistono le iniziative promosse nella prospettiva di una viabilità e mobilità più ampia e funzionale”.
Nagni ha parlato del trasporto su gomma e del trasporto su ferro, “che debbono essere in linea e di qualità”, aggiungendo che “si è sulla strada giusta per la mobilità interna ed esterna, anche se le modifiche che si stanno facendo non saranno visibili immediatamente. Se ci sono idee di mobilità diversa siamo pronti ad ascoltare per discuterle. Comunque sarà il tempo a stabilire se le scelte che abbiamo operato saranno giuste”.
Si è passati quindi alle dichiarazioni di voto nel corso delle quali la consigliera Lattanzio ha ritirato la sua firma dalla mozione e il consigliere Monaco, pur soddisfatto delle dichiarazioni dell’assessore, ha chiesto una sospensione dei lavori, ribadendo che la programmazione “deve rimanere in capo al Consiglio”.
Alla ripresa della seduta lo stesso consigliere Monaco, nel dichiarare il ritiro della sua firma dalla mozione, ha preannunciato la presentazione di un ordine del giorno.
L’ex governatore Iorio, invece, pur prendendo atto di un discorso esaustivo da parte dell’assessore Nagni, ma “non risolutivo del problerma” , ha dichiarato di voler tenere in piedi la mozione invitando a votarla. L’adesione alla mozione è stata confermata anche dai due consiglieri del Movimento cinque stelle, Manzo e Federico, mentre i consiglieri Ioffredi e Di Nunzio hanno comunicato il ritiro della propria firma dal documento.
Il Presidente Niro a questo punto ha messo in votazione la mozione che è stata RESPINTA avendo raccolto solo i consensi dei consiglieri Iorio, Fusco Perrella, Sabusco, Federico e Manzo. La maggioranza ha votato contro e i consiglieri Micone e Monaco si sono astenuti.
Il Presidente ha poi messo ai voti l’ordine del giorno del consigliere Monaco che è passato alla UNANIMITA’. Con esso si impegna “la Giunta Regionale a voler rispettare puntualmente la centralità di ruolo del Consiglio regionale in materia di programmazione degli interventi relativi a servizi di interesse generale”.