Il Segretario Interregionale della Cisl Poste Antonio D’Alessandro, in un incontro che si è tenuto con i lavoratori di Poste, invita a riflettere sula crisi economica di questi anni che non si è ancora risolta, anzi ha allargato e rafforzato i suoi effetti negativi sull’intera economia mondiale, con conseguenze devastanti che sono sotto gli occhi di tutti. La rete finanziaria di Poste Italiane non ne è rimasta immune. Inoltre – afferma Antonio D’Alessandro – il rischio, più che concreto, di una completa privatizzazione, unitamente ai processi di finanziarizzazione che avanzano senza sosta,
completano i contorni di un’Azienda che rischia di essere inghiottita dalla spirale della speculazione finanziaria.
Oggi le opinioni che si oppongono ad una privatizzazione sono più numerose, forti ed autorevoli. L’augurio è che davvero a Palazzo Chigi, a Montecitorio e soprattutto in via XX Settembre ci si renda conto di quanto possa essere controproducente e dannoso un provvedimento di tal genere. Tornando ai servizi postali – afferma il Segretario Interregionale Antonio D’Alessandro -, questo è oggi lo stato dell’arte: settore postale in deficit permanente, servizi finanziari in affanno, vendita di prodotti assicurativi che la fa da padrona, costituisce la maggiore fonte di
redditività (oltre il 50% dei ricavi).
In un contesto di impresa così fortemente sbilanciato – conclude il ragionamento Antonio D’Alessandro -, ancora privo di una diversificazione vera, si può facilmente intuire che qualora venissero meno, per qualsivoglia motivo, gli introiti legati a quest’ultima attività, l’intera Azienda entrerebbe in crisi.
Privatizzazione Poste, D’Alessandro: controproducente e dannoso un tale provvedimento
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