Giovedì 19 dicembre 2013 alle ore 18.00 si terrà la presentazione del Volume Il Museo Civico ‘G. Barone’ – Vetri e Bronzi di Amelia Pistillo. Il volume rappresenta un importante contributo per una più approfondita ed ampia conoscenza e, perché no, anche una più efficace valorizzazione di uno dei più bei musei dell’Italia centro-meridionale: il Museo Civico di Baranello. Questa pubblicazione, nata dalla collaborazione tra Università degli Studi del Molise e l’Istituto Regionale per gli Studi Storici del Molise, nasce dalla convinzione che solo con una adeguata e corretta conoscenza del patrimonio archeologico molisano si possa ottenere la piena fruizione e il fattivo sviluppo turistico da tutti ed a più voci auspicato.
Il volume, di oltre 160 pagine, di cui molte a colori presenta un esame scientifico di tutti i materiali in bronzo e vetro presenti nel museo; tra questi pezzi di grande rarità provenienti per lo più da Cuma, Pompei e dal territorio regionale che vanno dal VII sec. a.C. al VI sec. d.C., dalle armi sannitiche in bronzo a collane e bottiglie in vetro, dalle statuette in bronzo agli unguentari in vetro e tanto altro.
Alla fine dell’anno 2012, in un incontro scientifico-divulgativo, vennero presentati e resi noti tutta una serie di dati esaminati e raccolti del Sistema informativo territoriale del CNR: “dai due terzi alla quasi totalità dei giacimenti archeologici presenti sul territorio non sono censiti. E quelli compromessi da lavori agricoli, infrastrutture, scavi clandestini e fenomeni naturali sono migliaia. La perdita del patrimonio culturale ci costa circa un punto percentuale del Pil, calcolando il solo valore economico e non quello culturale, incalcolabile. Se adeguatamente conosciuto, conservato e tutelato, tale bene è una fonte inesauribile di reddito, in grado di muovere un indotto notevole in numerosi settori. I beni archeologici presenti sul nostro territorio mediamente sono conosciuti solo per il 10%, anche per questo molti di essi rischiano una sistematica distruzione a causa di lavori agricoli, di urbanizzazione, scavi clandestini e fenomeni naturali”. Il Molise è terra di grande storia che merita attenzione e cura per una sua conoscenza approfondita ed una sua “messa a disposizione” delle nuove generazioni. La ricchezza culturale della nostra regione va ricercata anche nella diffusione del suo patrimonio archeologico, artistico, e paesaggistico.
Il territorio molisano è ricco di beni culturali ed ambientali: si va da un patrimonio naturalistico di pregio all’interno della realtà nazionale, ad una serie di testimonianze preistoriche. Si può spaziare poi dai resti della civiltà sannitica, ai simboli della civiltà romana, e non si può non ricordare il particolare rilievo del Molise medievale.
Al di là delle problematiche legate alla salvaguardia, tutela, fruibilità e valorizzazione di un contesto paesaggistico-ambientale, storico, artistico, archeologico così ricco e importante – ma nonostante ciò non ancora adeguatamente conosciuto – è certo che una parte significativa dei beni culturali molisani non è stata ancora del tutto scoperta e studiata. Ed è proprio in tale ambito che Unimol ha inteso progettare e sviluppare i propri corsi di laurea legati ai beni culturali.
E’ di pochi giorni infatti l’articolo on line sul sito del Corriere, in cui Tomaso Montanari, storico dell’arte ed attuale consigliere del Ministro, parla dell’esempio Molise per quanto riguarda la fruizione del patrimonio culturale. Nelle conclusioni dell’articolo cita come “esempio virtuoso” quanto è stato creato insieme alla Direzione Regionale BBCC.
E’ un esempio, a livello nazionale, di reale attenzione per le esigenze del territorio e dei nostri bravi laureati. E’ una testimonianza forte di quanto Unimol è stata ed ha fatto in questi anni nel campo dei beni culturali, con un lavoro intenso e costante, e il libro scritto da Amelia Pistilli, laureata Unimol in Archeologia, Beni culturali e Turismo con il massimo dei voti ne è la conferma .
Interverranno con l’autrice: Marco Maio, sindaco di Baranello, Vincenzo Niro, Presidente del Consiglio regionale del Molise, Nico Ioffredi, Consigliere regionale con delega alla cultura, Anna Franco, Direttrice dell’IRESMO, Angela Di Niro, Soprintendente ai Beni Archeologici del Molise, Paolo Mauriello, Direttore del Dipartimento di Scienze Umane, Sociali e della Formazione e Gianfranco De Benedittis, entrambi dell’Ateneo molisano.