Antonella Presutti e Gianna Piano hanno scritto un libro delizioso, commovente e serio.Scritto con passione e verità ci racconta di un paese che non c’è più, sceso a valle, distrutto da una frana, come molti paesi della Calabria.
“Siamo in Molise, a Villa san Michele, borgo settecentesco collinare. Nato in un’area montana vocata al pascolo, il borgo fu teatro di eventi franosi, fino a che negli anni Sessanta fu evacuato dopo una settimana di ininterrotte piogge torrenziali. La popolazione tentò di opporsi, ma il borgo sembrava smottare a valle e le case, anche se non erano crollate, divennero inagibili e pericolose. Oggi il borgo fantasma resta quasi intatto, avviluppato dalla natura. Un luogo di suggestioni spettrali e poetiche, oniriche e fantastiche. Villa san Michele, con le sue belle pietre, testimonia la cronaca di un evento del passato e l’inutile monito per il futuro. La furia della natura ci sorprenderà ancora in modi che non possiamo pienamente ipotizzare. Ma non è di questo che tratta la nostra storia. I testi di Antonella Presutti e Gianna Piano e le struggenti immagini di Gianna Piano che lo accompagnano, smaterializzano gli eventi, trascendono i luoghi e il tempo in cui sono avvenuti. Predisponetevi quindi a entrare in una dimensione diversa che, pur esistendo nella natura umana, raramente viene frequentata.” Questo dalla prefazione di Biba Giachetti.
https://sudest57.com/about/ (Biba Giacchetti)
In allegato il CS e locandina evento.
Antonella Presutti insegna Italiano e Latino nei Licei. Ha scritto alcuni saggi con Simonetta Tassinari:
Un processo carbonaro, Il Molise prima del Molise, La miseria della democrazia e un romanzo, Lascia che spunti il mattino americano. Con Licia Vigliardi il pamphlet Il fu Mattia Bazar, con Rossella Gianfagna Lettera (agli studenti) sulla politica e con Adele Fraracci. Ridare la cicuta a Socrate. È autrice del romanzo La nebbia sale dalla valle, da cui è tratto uno spettacolo musicale e Il rianimatore. Diversi contributi sono pubblicati su riviste e saggi specialistici.
Gianna Piano è nata a Campobasso ma ha trascorso un lungo periodo della sua vita a Torino, dove ha studiato. L’attaccamento alla sua terra l’ha spinta a decidere di tornare in Molise, dove tuttora abita e lavora. Vive in campagna circondata da gatti e natura: qui scrive e fotografa.
«Dove vanno a finire gli spiriti dei luoghi quando le dimore vengono abbandonate e sventrate dal tempo:se ne vanno a dormire nella terra o si esiliano altrove, lontano dagli uomini che li hanno lasciati?».
Dalla Prefazione di Biba Giacchetti