Lo dichiarano in una nota i Segretari Generali di Uil Fpl, Uilpa e Uil Rua, rispettivamente Giovanni Torluccio, Benedetto Attili e Alberto Civica, aggiungendo che “l’avvio di tale iniziativa non è più procrastinabile. Urge una soluzione che consenta di rimuovere i puntelli con i quali la politica ha deciso di saldare la questione salariale per un orizzonte temporale che continua a dilatarsi progressivamente, senza l’indicazione di alcuna via di uscita. Accanto alle nostre iniziative di mobilitazione intraprenderemo tutte le strade possibili per raggiungere l’obiettivo, che è quello di restituire ai lavoratori pubblici il sacrosanto diritto ad una retribuzione giusta e proporzionata al lavoro svolto e per recuperare un potere d’acquisto ormai eroso fino all’osso dopo sei anni di blocco contrattuale. Tale situazione non è più ammissibile, il blocco della contrattazione è palesemente illegittimo ricordando che già in passato la Corte Costituzionale si è pronunciata dichiarando l’ammissibilità di tale tipo di misura solo in quanto circoscritta ad un periodo limitato di tempo. Stiamo assistendo, invece, ad un progressivo consolidamento di misure di carattere prettamente emergenziale che, in quanto tali, non possono essere suscettibili di prolungata applicazione. Sono stati notificati gli atti per affrontare in sede giurisdizionale tale problematica”.
Presentato il primo ricorso per il blocco dei rinnovi contrattuali a difesa delle retribuzioni dei lavoratori del pubblico impiego
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