E’ stato presentato nella sede ospedaliera dell’I.R.C.C.S. Neuromed la Piattaforma integrata di
Telemedicina per la medicina e lo sport. Questa iniziativa specifica è promossa dall’Istituto di
Pozzilli nell’ambito del programma di attività coordinate dalla Casa delle Tecnologie Emergenti
(CTE Molise) sostenuta dal MIMIT (Ministero per le Imprese e Made in Italy) con finanziamenti
del Programma di supporto tecnologie emergenti (FSC 2014-2020) e il Piano di investimenti per la
diffusione della banda larga.
CTE Molise ha aggregato un partenariato eterogeneo per realizzare sperimentazioni tecnologiche
volte a migliorare i servizi attraverso l’adozione di tecnologie emergenti ed è una delle due Case
delle tecnologie in Italia che si concentra sul tema della Salute, Wellness e Wellbeing del cittadino.
Il progetto di Telemedicina presentato oggi rappresenta una innovativa opportunità di intervento sia
per i pazienti che per gli operatori sanitari. È quindi determinante nella prevenzione, nella diagnosi
e nel trattamento multidisciplinare delle patologie neurologiche nonché nel monitoraggio clinico del
paziente sia in loco che da remoto e consente anche di raggiungere significativi risultati sportivi.
Michele Cermele incaricato dal Comune di Campobasso di coordinare il Progetto Casa delle
Tecnologie MolisCTE dichiara: “E’ importante essere passati dalla fase progettuale alla fase
realizzativa, tutte le aziende partner inclusa Neuromed hanno lavorato a lungo per mettere in
campo delle soluzioni sperimentali di avanguardia. Il progetto di Neuromed ha il pregio di non
rimanere chiuso in laboratorio e avrà un impatto tangibile per i pazienti che si vedranno proiettati
nei protocolli della medicina del domani”.
L’implementazione della piattaforma di telemedicina consentirà lo svolgimento di periodiche
consulenze telematiche tra clinico, consulente sportivo e paziente nell’ambito della teleassistenza,
permetterà di seguire il follow up dei pazienti nell’ambito della tele-riabilitazione, consentirà il
teleconsulto tra diversi specialisti posti in aree differenti, la predizione di determinate patologie
attraverso l’analisi dei dati raccolti e integrati con la cartella clinica informatizzata. Inoltre,
consentirà in maniera semplificata il coinvolgimento di altri professionisti, tra cui esperti di
medicina dell’attività fisica ed esperti di dietologia e nutrizione, allo scopo di una migliore gestione
del paziente e di un perfezionamento dei trattamenti, in coerenza con gli attori coinvolti.
Intervenuti nel corso dell’incontro, Fulvio Aloj, Direttore Sanitario I.R.C.C.S. Neuromed, Michele
Cermele, Direttore CTE Molise, Diego Centonze, Resp. Neurologia I.R.C.C.S. Neuromed, Tiziana
Lanciano, coordinatrice Palestra riabilitazione I.R.C.C.S. Neuromed, Albina Viviano, Resp.
Ingegneria Clinica I.R.C.C.S. Neuromed, Massimo Pillarella, Resp. Ricerca e Sviluppo I.R.C.C.S.
Neuromed, Gabriele Trombetta, Direttore Generale I.R.C.C.S. Neuromed.
Il Direttore Sanitario di Neuromed, Fulvio Aloj, ha sottolineato quanto oggi la Telemedicina sia
“importante per l’assistenza al paziente in considerazione anche delle distanze geografiche e delle
liste di attesa, la missione è quella di portare dunque una medicina di qualità”.
“Ci troviamo di fronte ad una rivoluzione – dice il professor Diego Centonze, a capo della
Neurologia dell’Istituto di Pozzilli – mai come in questi anni si stanno creando le premesse per un
salto avanti nella ricerca e nella gestione clinica degli ammalati. Per quello che riguarda la
Neurologia diciamo che l’Intelligenza Artificiale, le tecnologie, hanno aumentato molto la
sensibilità dei dati che il clinico può utilizzare ai fini predittivi. È chiaro che molte malattie
neurologiche hanno un decorso progressivo, altre hanno un decorso sorprendente. Manifestazioni
cliniche improvvise come nell’ictus, nella Sclerosi Multipla, possono arrivare in qualsiasi momento
nella vita degli ammalati ma sappiamo che possiamo imparare a sapere qual è il momento per
intervenire”.
“Siamo abituati a lavorare con tecnologie abbastanza avanzate – dice Tiziana Lanciano,
coordinatrice della Palestra – quali esoscheletri e attività di robotica, questo è un aiuto in più per
superare quel gap che manca quando il paziente in dimissione va a casa. Quindi facciamo prima
uno studio del paziente da ricoverato dove vediamo, a tempo zero, la misurazione antropometrica,
chinesiologica, posturale, e poi con questa attrezzatura riusciamo a vedere con uno schermo
intelligente la misurazione di quasi quarantamila punti del corpo umano nell’analisi del
movimento. Quindi studiamo il paziente sia all’inizio del protocollo riabilitativo, durante e al
termine, per aggiornare sempre l’assistenza sulla base dei dati. Tutto questo con un lavoro di
equipe multidisciplinare. Con questa piattaforma potremo avere altri dati per studiare meglio il
paziente neurologico”.