Proclamato lo sciopero dell’intera categoria postale che dal 24 ottobre al 23 novembre 2016 rifiuterà ogni prestazione straordinaria e aggiuntiva di tutto il personale applicato sia al recapito che negli uffici postali, sia con contratto part-time sia full-time. Contestualmente il 4 novembre p.v. sciopero di 24 ore dell’intera categoria. Questa la decisione unitaria di tutte le OO.SS. presenti in Poste Italiane, ad esclusione della UIL.
Il Segretario Interregionale della CISL Poste Antonio D’Alessandro spiega uno dei motivi di questa vertenza: “Avevamo chiesto la sospensione del progetto del recapito a giorni alterni (partito nella provincia di Campobasso il 13 giugno) poiché l’azienda ha disatteso le intese nazionali in merito agli investimenti e dotazioni strumentali che dovevano essere già implementati in questa fase. Tutto è rimasto sulla carta, se non la parte dei tagli che sta producendo disservizi nella comunità e senza nessun accenno ai lavoratori eccedentari dei tagli, che dovevano essere ricollocati negli uffici postali e che invece non si sa che fine faranno”.
La protesta è estesa anche agli uffici postali – precisa il Segretario della CISL Poste Antonio D’Alessandro – la carenza di organico, i continui distacchi da un ufficio all’altro per permettere l’apertura teorica degli sportelli, le mancate risposte ai tanti part-time, le pressioni e convocazioni fuori dall’orario di servizio, la mobilità provinciale e regionale dei lavoratori pendolari che attendono invano da tempo di rientrare nelle loro residenze, le ferie negate e/o imposte secondo criteri unilaterali aziendali, hanno fatto traboccare il vaso, rincara Antonio D’Alessandro, a capo del Sindacato più rappresentativo in Poste. Tutti questi fattori di stress stanno generando tensioni e fibrillazioni nei posti di lavoro che stanno diventando ingovernabili. Pertanto abbiamo chiamato a raccolta l’intera categoria postale per far riequilibrare una barca ormai alla deriva.
Ci saranno disagi per la clientela negli uffici postali e per i cittadini che attendono la posta e chiediamo comprensione alla comunità locale. Questa vertenza è anche nel loro interesse per migliorare i servizi, o eliminare disservizi che ormai sono all’ordine del giorno, non derivanti dai lavoratori ma da un Governo e un Management che ha altri interessi. Pertanto l’invito alla clientela – aggiunge il Segretario della Cisl Poste – è di abbracciare la protesta dei lavoratori e non di adirarsi nei loro confronti perché lo sciopero si fa per migliorare le condizioni di tutti: lavoratori e clienti.
Poste – tensioni e fibrillazioni diventano ingovernabili, proclamato sciopero
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