Aumentano sempre di più le proteste dei lavoratori postali nei confronti del Management di Poste Italiane. L’amministratore delegato di Poste Italiane, Francesco Caio, è stato fortemente contestato dai portalettere di Milano, come si vede dal video allegato, la protesta sale, il nervosismo è forte all’interno dell’Azienda – lo conferma il Segretario Interregionale della CISL Antonio D’Alessandro – a Milano, come in ogni parte d’Italia, i lavoratori hanno urlato la loro rabbia per lo stato di abbandono dell’azienda, che mette a rischio la sicurezza dei lavoratori. “La situazione è al collasso: mancano mezzi, non si rispettano le norme di sicurezza, manca personale, non esiste al momento il “postino telematico” e i palmari dei portalettere si bloccano spesso e sono obsoleti rispetto alle nuove tecnologie – afferma Antonio D’Alessandro -.
Dall’arrivo dell’amministratore delegato Caio l’azienda è paralizzata in uno stato d’abbandono che favorisce solo la concorrenza. L’azienda sta dimostrando di temere il confronto con noi – afferma Antonio D’Alessandro – e quindi rifiuta ogni incontro. Ormai il vaso è colmo, la tanto invocata qualità si regge esclusivamente sull’erogazione della flessibilità e sulla disponibilità oltre limite dei Dipendenti. Negli uffici Postali il personale è applicato “forzatamente” spostandolo dal proprio ufficio di appartenenza. Per non parlare della tanto celebrata meritocrazia. E le prospettive future non fanno intravedere nulla di buono. In queste condizioni è normale che le reazioni siano quelle del filmato, pertanto siamo costretti – afferma Antonio D’Alessandro – a intraprendere iniziative contrastanti, eliminando, di fatto, una “pace sociale” che ha garantito, nonostante mille difficoltà aziendali e strutturali, un ottimo andamento aziendale.
Poste: nervosismo tra lavoratori e dirigenza
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