Riceviamo e pubblichiamo
Si è svolto il previsto incontro tra le OO.SS. di Categoria e l’Amministratore Delegato di
Poste Italiane. L’Amministratore Delegato ha illustrato le condizioni generali in cui versa
l’azienda, con specifico focus sulla Divisione PCL. Sottolineati: il declino costante dei
volumi, insufficienti fette di mercato di corriere espresso gestite, i preoccupanti disavanzi
che la Divisione registra annualmente. Tale condizione di difficoltà, aggravata peraltro da
un quadro regolatorio insufficiente, necessita, sempre a parere dell’A.D., di interventi
urgenti volti ad invertire gradualmente il trend rappresentato. Il mercato chiede
affidabilità, e tale affidabilità dovrà essere garantita da tutti gli attori in campo, pena la
non sopravvivenza dell’intera Divisione. Nel contempo sono stati confermati gli impegni,
sul tema di rinnovo del CCNL, Politiche Attive del Lavoro e Riorganizzazione PCL.
Tutti gli interventi che verranno pianificati si muoveranno nella logica dell’unicità
aziendale, anche in virtù della percezione che la ulteriore tranche di privatizzazione
sembri, al momento, scongiurata.
A fronte di simili sollecitazioni, abbiamo rappresentato – come CISL Poste – che la
situazione di crisi della Divisione è soprattutto figlia di scelte aziendali non condivise, che
sono state oggetto di pesanti contestazioni e vertenze, oltre che della mancanza assoluta
di adeguati investimenti. Assicurata tutta la nostra disponibilità al rilancio, a patto che
l’Azienda dimostri per davvero interesse nella salvaguardia dell’intero Settore.
Sono stati confermati gli incontri mensili con i vertici aziendali per monitorare l’andamento
dei processi riorganizzativi pianificati e la qualità dell’impianto relazionale.
Il giudizio complessivo che si può esprimere è, per il momento, positivo, soprattutto per la
garanzia fornita dall’A.D. sul rinnovo del Contratto entro fine mese, dopo quasi due anni
di attesa e di rimandi.
Contestualmente, non ci sottrarremo alla verifica e al confronto di merito sulla
riorganizzazione del settore postale, a tutela dei livelli occupazionali. A fronte delle
possibili riorganizzazioni che l’Azienda ci presenterà nei prossimi mesi, avremo modo di
garantire politiche attive nell’interesse dei lavoratori Part-Time, Tempi Determinati,
Sportellizzazioni e conseguente Mobilità Nazionale.
In questo periodo sono diversi gli argomenti di cui bisogna trovare soluzioni concrete –
afferma il Segretario della CISL Poste Antonio D’Alessandro -, quali il rinnovo del
contratto, le politiche occupazionali e la riorganizzazione PCL, temi questi ultimi da
qualche tempo sul tavolo delle trattative e da chiudere in modo definitivo.
Partiamo dal primo punto – afferma Antonio D’Alessandro -, rinnovo del contratto. Ancora
oggi mancano alcuni articoli da definire. Finora è stato svolto un lavoro eccezionale con
la condivisione di tanti articoli. L’Azienda aveva iniziato la trattativa cercando di minare
alcuni nostri diritti, è stata dura, ma non ci siamo piegati e ci avviciniamo all’accordo.
Diversi sono stati i commenti sulla parte economica, ma quest’argomento finora non
è stato mai affrontato con l’Azienda, pertanto tutte le cose che si dicono sono
semplicemente frutto dell’immaginazione di qualcuno.
Passiamo al secondo punto – continua Antonio D’Alessandro – le politiche occupazionali.
Con questo punto intendiamo fissare le norme per le future assunzioni in Poste, poiché
nei prossimi anni, per effetto degli esodi, si avranno diverse migliaia di assunzioni. Dare
un futuro ai tanti CTD che ultimamente hanno lavorato in Poste Italiane; trasformare i
contratti part time in full time; dare corso alla mobilità nazionale, regionale e provinciale;
regolamentare le sportellizzazioni.
Ultimo punto da rivedere – precisa Antonio D’Alessandro – è la riorganizzazione PCL. Lo
stesso progetto messo in campo dall’Azienda nelle province, dove si è partito dal 13
giugno 2016, come quella di Campobasso, è risultato fallimentare, pertanto è necessario
rimodularlo sia nelle zone regolate sia non regolate.
Questi sono i punti da trattare, alcuni dicono di volerlo fare in maniera separata, e a tal
proposito – manifesta Antonio D’Alessandro – provo a fare una riflessione, finora siamo
stati capaci di dare risposte chiare a coloro che volevano lavorare come CTD? Ai tanti
Part time in attesa di trasformazione dei contratti? Ai tanti colleghi in attesa di un
trasferimento? Ai tanti portalettere che aspettano di passare alla sportelleria?
Ritengo – conclude Antonio D’Alessandro – che solo una buona capacità contrattuale e la
maturità di tutti i presenti al tavolo possano fare in modo di dare le giuste risposte alle
tante attese aspettative di tutta la categoria.
Federazione Lavoratori Poste
Segreteria Interregionale Abruzzo Molise